Carnevale
La Guida al Carnevale di Ivrea
Lo Storico Carnevale di Ivrea è il più antico carnevale d’Italia, un evento unico in cui storia e leggenda si intrecciano per dar vita a una serie di eventi, celebrazioni e rappresentazioni dal forte valore simbolico: una grande Festa Civica popolare durante la quale la comunità di Ivrea celebra la propria capacità di autodeterminazione ricordando un episodio di affrancamento dalla tirannide che si fa risalire al Medioevo.
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- Il Carnevale di Ivrea 2017
- La mostra sul Carnevale di Ivrea
- Il Carnevale in Piemonte
- Il Carnevale in Piemonte 2017
Conosciuto ai più per la spettacolare battaglia delle arance che si svolge per tre giorni nelle principali piazze della città, questo Carnevale è in realtà un evento che si caratterizza per il complesso cerimoniale, culminante nel Corteo Storico, denso di evocazioni storico-leggendarie che attinge a diverse epoche: dalle sommosse popolari medievali all’epoca napoleonica, dal Settecento fino ai moti del Risorgimento. Vera protagonista è la Vezzosa Mugnaia, simbolo di libertà ed eroina della festa che, accompagnata dal Generale (di origine napoleonica), fin dal 1808 la vera eroina del Carnevale più antico d’italia.
Lo spirito dello Storico Carnevale vive, infatti, nella rievocazione di un episodio di liberazione dalla tirannide: un barone (il Marchese di Monferrato) che affamava la Città venne scacciato grazie alla ribellione di Violetta, la figlia di un mugnaio che per non sottostare allo ius primae noctis uccide il marchese, accendendo così la rivolta popolare.
La celeberrima Battaglia delle Arance rievoca proprio questa rivolta: il popolo è rappresentato da squadre di aranceri a piedi che combattono sprovvisti di qualsiasi protezione contro aranceri su carri trainati da cavalli che indossano protezioni e maschere di cuoio. Tirare le arance ha dunque un forte significato simbolico.L’ardore in battaglia, la correttezza nel tiro e la qualità degli allestimenti e, per i carri, dei finimenti dei cavalli, sono gli elementi che concorrono a definire la classifica delle squadre a piedi e dei carri da getto.
In segno di partecipazione alla festa tutti i cittadini e i visitatori, a partire dal Giovedì Grasso, su ordinanza del Generale, scendono in strada indossando il classico Berretto Frigio, un cappello rosso a forma di calza che rappresenta l’adesione ideale alla rivolta e quindi l’aspirazione alla libertà, come fu per i protagonisti della Rivoluzione Francese.
La Battaglia delle arance
La battaglia delle arance è l’elemento più spettacolare, oltre che il più noto, dello Storico Carnevale di Ivrea e insieme a tutti gli eventi storici che scandiscono le giornate carnevalesche rappresenta un incredibile patrimonio culturale e goliardico, che posiziona la festa tra le più importanti nel panorama nazionale e internazionale.
Tra i maggiori simboli del Carnevale eporediese, la battaglia delle arance evidenzia al meglio la lotta per la libertà ed è anche il momento in cui è più alta la partecipazione collettiva: tutti possono prenderne parte iscrivendosi in una delle nove squadre degli aranceri a piedi oppure diventando equipaggio di uno dei 54 carri da getto.
Tutta la città si prepara alla battaglia proteggendo con reti e assi di legno i suoi palazzi, dipingendo il manto delle piazze dei colori delle squadre e vestendosi a festa con bandiere e gonfaloni che trasportano Ivrea in un clima d’altri tempi.
Arrivano in città circa 7mila quintali di arance provenienti perlopiù da aziende calabresi e siciliane che operano nel circuito di Libera, vale a dire aziende attive per sensibilizzare e contrastare il fenomeno delle mafie, ma soprattutto sono agrumi destinati al macero che non potrebbero mai arrivare sulle tavole.
Si combatte per tre giorni di fila dalla domenica al martedì tra le squadre degli aranceri a terra, che rappresentano il popolo in rivolta, e le armate del feudatario, rappresentate da tiratori su carri trainati da cavalli, le pariglie (tiro a due cavalli) e i tiri a quattro, ovvero le quadriglie.
La divisa dei tiratori sul carro consta di una maschera in cuoio per il volto e di un’imbottitura sul busto a ricordare le antiche armature dell’esercito del feudatario, mentre gli aranceri a piedi indossano casacca e calzoni dei colori della propria squadra.
Se mani e braccia sono tra le parti più dolorose dove colpire, non è raro tuttavia vedere in giro più di un occhio nero, che per gli aranceri altro non è che una medaglia, un gallone guadagnato sul campo di battaglia, da esibire con orgoglio, dato che ecchimosi ed ematomi sono una misura del valore del guerriero.
Dal Giovedì Grasso con il passaggio simbolico dei poteri civili dal sindaco al Generale, scatta anche l’obbligo di calzare il Berretto Frigio: chi non lo indossa nei giorni e nelle zone della battaglia verrà colpito dal fuoco incrociato dei lanci degli aranceri e dei carri da getto.
La battaglia vive su regole cavalleresche non scritte condivise da tutti i partecipanti, che garantiscono l’incolumità generale e mantengono il confronto sul livello di una vera e propria sfida sportiva, nella quale alla fine chi è più bravo e tira più arance con maggiore intensità, vince. Il duello tra tiratori a piedi e sul carro assume spesso il sapore di una sfida individuale, al punto che lo scontro è tanto più aspro quanto più è stretto il rapporto di chi lo ingaggia: tirare più forte possibile è infatti segno di rispetto verso un conoscente, per onorare insieme la battaglia. Alla fine una stretta di mano e applausi collettivi di entrambe le parti in lizza sanciscono l’amicizia ritrovata.
Giovedì Grasso
Il Giovedì Grasso inizia con il passaggio simbolico dei poteri civili dal Sindaco di Ivrea al Generale. La cittadinanza viene invitata a calzare il Berretto Frigio nei giorni di Battaglia delle Arance. Il Corteo Storico sfila per la città e i bambini fanno festa in piazza Ottinetti. È anche il giorno della fagiolata Cuj d’via Palma.
Il Corteo Storico si reca in visita al Vescovo, mentre gli Abbà vanno dal Sindaco. Segue l’investitura degli Oditori ed Intendenti Generali delle Milizie e Genti da Guerra del Canavese.
La sera seguono momenti di festa in città. In piazza Ottinetti tutti in maschera per la festa organizzata da J’Amis ad Piassa d’la Granaja mentre gli aranceri festeggiano ognuno nella propria piazza (Mercenari ai Giardini pubblici, Credendari in piazza Freguglia, Diavoli a Diavolandia, Pantere in piazza Vicolo Cerai, Scacchi in via Palma, Morte ai giardini di corso Cavour, Picche in piazza di Città).
Venerdì Grasso
Cena itinerante organizzata dai Citoyens de la Ville d’Ivrée
Sabato Grasso
Il sabato si entra nel clou della manifestazione: viene infatti presentata alla cittadinanza la Vezzosa Mugnaia e insieme a lei, la Scorta d’Onore della Mugnaia. Questo è uno dei momenti più emozionanti del Carnevale, avviene dalla loggia del Palazzo Municipale. Subito dopo prende il via la marcia del Corteo Storico con la Mugnaia a cui partecipano anche le squadre di aranceri in Lungo Dora e nelle piazze cittadine si tengono le feste degli aranceri.
Domenica di Carnevale
La domenica mattina gli eporediesi si recano a prendere i fagioli nelle diverse Fagiolate benefiche della città: Castellazzo (piazza Maretta), San Lorenzo (Ex Polveriera), via Dora Baltea e San Bernardo (piazza della Chiesa). La Mugnaia e il Generale fanno visita a quella del Castellazzo.
Ma è la domenica mattina si tiene uno dei momenti più simbolici di tutto il Carnevale: la Preda in Dora. Il Podestà con il suo seguito e i Credendari, accompagnato dagli Alfieri e dai Pifferi e Tamburi, dal Ponte Vecchio getta dietro di sé verso valle la pietra tratta dal Castellazzo pronunciando la frase “Hoc facimus in spretum olim Marchionis Montisferrati, nec permittemus aliquod aedificium fieri ubi erant turres domini Marchionis” (facciamo questo in dispregio del Marchese del Monferrato, né permetteremo che alcun edificio abbia a sorgere dove erano le torri del signor Marchese) in segno di rifiuto di ogni forma di tirannia.
Nel pomeriggio prende il via la celebre Battaglia delle Arance, con l’inquadramento dei carri da getto. Subito dopo parte la marcia del Corteo Storico.
La sera è il momento dello spettacolo pirotecnico a cui segue il gran ballo presso il Teatro Giacosa, in onore della Vezzosa Mugnaia
Lunedì di Carnevale
Il lunedì mattina il Sostituto Gran Cancelliere legge il verbale della cerimonia e gli sposi, con il piccone e la pala, danno ciascuno un colpo sul terreno nel punto destinato allo Scarlo, mentre tutti i presenti recitano in coro: “As pianta ‘l pic a l’uso antic”.
Nel pomeriggio inizia la seconda giornata di Battaglia delle Arance, con l’inquadramento dei carri da getto. Subito dopo prende il via la marcia del Corteo Storico.
Martedì di Carnevale
Martedì è l’ultimo giorno di battaglia. Dopo l’inquadramento e l’ultima marcia del Corteo Storico, avviena la premiazione delle Squadre degli aranceri e dei carri da getto in piazza di Città. La premiazione delle prime tre Squadre a piedi della classifica determinata da tiro, immagine e correttezza; le prime tre Pariglie e i primi tre Tiri a Quattro della classifica determinata da cavalli- finimenti-guida; le prime tre Pariglie e i primi tre Tiri a Quattro della classifica determinata dall’allestimento, i primi classificati Pariglie e Tiri a Quattro determinata dalla combattività.
La sera, prima del Funerale con cui si saluta l’edizione del Carnevale, avvengono gli abbruciamenti degli scarli nelle piazze. La Mugnaia assiste all’abbruciamento dello scarlo di piazza di Città in piedi sul cocchio dorato. Quando viene appiccato il fuoco dagli Abbà, leva alta la spada simbolo del riscatto dal tiranno finché la bandiera in cima non è del tutto consumata dal fuoco. Se le fiamme risalgono in fretta il palo è segno di buon auspicio per l’anno da poco iniziato. L’ultimo scarlo a cui viene dato fuoco è quello della parrocchia di San Grato in piazza Lamarmora. In seguito il Generale scende da cavallo e, conducendo il suo cavallo al morso, dà avvio alla Marcia funebre durante la quale i Pifferi e Tamburi eseguono una triste pifferata a commento del Funerale del Carnevale, mentre gli Ufficiali trascinano sul selciato le loro sciabole. I cittadini seguono il corteo in rigoroso silenzio indossando per gli ultimi momenti il Berretto Frigio. La Marcia funebre si conclude in piazza Ottinetti dove il Generale si accommiata dai Pifferi e Tamburi e li ringrazia, congedandoli simbolicamente in ricordo dei tempi in cui versava loro il soldo per la campagna. Tutti si scambiano il tradizionale saluto Arvédze a giòbia ‘n bot. Il Generale e lo Stato Maggiore tenendosi a braccio e cantando la Canzone del Carnevale si recano di corsa al Palazzo Municipale.
Mercoledì delle ceneri
Il primo giorno di Quaresima vengono distribuiti polenta e merluzzo in piazza Lamarmora dal Comitato della Croazia, cui fa capo il Bano.
La Guida al Carnevale di Ivrea 2017
Il programma dello Storico Carnevale di Ivrea 2017
Giovedì 23 febbraio 2017 – Giovedì Grasso
ore 09.00 Visita del Generale con lo Stato Maggiore, Pifferi e Tamburi e gli Alfieri alle scuole di Ivrea
ore 13.00 – 18.00 Mostra in Sala Santa Marta Bambini al Centro “Progetto Manifesto 2017”
ore 14.30 Passaggio dei poteri in piazza di Città
Calzata del Berretto Frigio
ore 15.00 Partenza della Marcia
Festa dei bambini in piazza Ottinetti – Giochi ed animazione per la tradizionale Festa dei Bambini organizzata da J’Amis ad Piassa d’la Granaja.
Fagiolata Cuj d’via Palma (via IV Martiri)
ore 16.15 Visita al Monsignor Vescovo presso il Seminario Maggiore
ore 17.15 Visita al Sindaco in piazza di Città
ore 17.30 Generala in piazza Città
ore 18.00 Visita del Generale e dello Stato Maggiore alla Fagiolata di via Palma (via IV Martiri)
ore 18.30 Investitura degli Oditori ed Intendenti Generali delle Milizie e Genti da Guerra del Canavese in piazza di Città
ore 21.30 Città in festa “… e la Festa continua” in piazza Ottinetti (tutti in maschera per la festa organizzata da J’Amis ad Piassa d’la Granaja).
Feste degli aranceri: Mercenari ai Giardini pubblici, Credendari in piazza Freguglia, Diavoli a Diavolandia, Pantere in piazza Vicolo Cerai, Scacchi in via Palma, Morte ai giardini di corso Cavour, Picche in piazza di Città.
Venerdì 24 febbraio 2017
In collaborazione con il Club Papillon di Ivrea e del Canavese e le Confraternite Enogastronomiche eporediesi
dalle ore 10.00 alle ore 19.00 Mostra in Sala Santa Marta Bambini al Centro “Progetto Manifesto 2017”
ore 18.30 Convegno e dibattito in Sala Santa Marta
ore 19.30 Fiaccolata per le vie del centro storico con le Confraternite paludate
ore 20.30 Convivio all’Istituto Alberghiero F. Prat
ore 20.00 Carnevalgustando – Cena itinerante organizzata dai Citoyens.
Sabato 25 febbraio 2017 – Sabato di Carnevale
ore 8.30 Visita del Generale, del Sostituto Gran Cancelliere e dello Stato Maggiore alle Autorità Militari
dalle ore 10.00 alle ore 19.00 Mostra in Sala Santa Marta Bambini al Centro “Progetto Manifesto 2017”
ore 11.30 Presentazione della Scorta d’Onore della Mugnaia al Generale in piazza di Città.
ore 14.00 Festa in maschera per i bambini al Padiglione della Morte
ore 21.00 Presentazione della Vezzosa Mugnaia dalla loggia esterna del Palazzo Municipale
ore 21.30 Marcia del Corteo Storico, fiaccolata goliardica e sfilata delle squadre degli aranceri a piedi in Lungo Dora in onore della Vezzosa Mugnaia. Feste degli Aranceri nelle piazze cittadine
Dal termine della sfilata si terranno le feste organizzate delle Squadre degli aranceri a piedi secondo i rispettivi programmi, consultabili sui loro siti, nei seguenti luoghi: Mercenari ai Giardini pubblici, Credendari in piazza Freguglia, Diavoli a Diavolandia, Pantere in piazza Balla, Scacchi e Arduini in piazza Ottinetti, Picche in piazza di Città, Morte ai giardini di corso Cavour e Tuchini in Borghetto.
Domenica 26 febbraio 2017 – Domenica di Carnevale
ore 9.00 Fagiolate – Distribuzione dei fagioli grassi presso le Fagiolate del Castellazzo (piazza Maretta), San Lorenzo (Ex Polveriera), via Dora Baltea e San Bernardo (piazza della Chiesa).
ore 9.30 Giuramento di Fedeltà del Magnifico Podestà in piazza Castello.Sfilata dei gruppi storici ospiti
dalle ore 10.00 alle ore 19.00 Mostra in Sala Santa Marta Bambini al Centro “Progetto Manifesto 2017”
ore 10.00 Visita della Mugnaia e del Generale alla Fagiolata Benefica del Castellazzo in piazza Maretta.
ore 10.30 Preda in Dora sul Ponte Vecchio
ore 13.00 Inquadramento dei Carri da getto in corso M. d’Azeglio per verifiche e controlli.
ore 14.00 Inizio della Marcia del Corteo Storico da piazza di Città e sfilata dei Gruppi Storici ospiti.
Battaglia delle arance
ore 17.30 Generala in piazza Città. Al termine del giro i Pifferi e Tamburi eseguono la Generala in onore del Generale.
ore 21.30 Spettacolo pirotecnico sul Lungo Dora in onore della Vezzosa Mugnaia.
ore 22.00 Festa in onore della Vezzosa Mugnaia al Teatro Giacosa. Fondazione e dalle Componenti dello Storico Carnevale.
Ingresso a pagamento € 8,00 dalle ore 9.00 alle ore 16.30
(esclusi i residenti, i bambini fino a 12 anni, gli aranceri iscritti alle squadre)
E’ possibile acquistare il ticket on-line
La mappa della città con indicati i varchi di accesso alla zona a pagamento
Shop dello Storico Carnevale di Ivrea nel Villaggio Arancio (corso Botta) dalle ore 9.00 alle 23.00 e
in piazza Perrone dalle 9.00 alle 19.00.
Annullo filatelico dalle ore 10.00 alle 16.00. L’ufficio postale distaccato apporrà sulla cartolina l’annullo speciale figurato a ricordo dello Storico Carnevale di Ivrea edizione 2017.
Lunedì 27 febbraio 2017 – Lunedì di Carnevale
ore 9.30 Zappate degli Scarli della Parrocchia di San Maurizio, Sant’Ulderico, San Lorenzo, San Salvatore, San Grato
dalle ore 10.00 alle ore 19.00 Mostra in Sala Santa Marta Bambini al Centro “Progetto Manifesto 2017”
ore 12.30 L’albero della Libertà in piazza di Città.
ore 13.00 Trofeo Pich e Pala in piazza di Città.
Inquadramento dei Carri da getto in corso M. d’Azeglio per verifiche e controlli.
ore 14.15 Marcia del Corteo Storico a piedi.
Battaglia delle arance
ore 17.30 Generala in piazza di Città. Al termine del giro i Pifferi e Tamburi eseguono la Generala in onore del Generale.
dalle ore 20.00 Degustazione di merluzzo con cipolle appena fritti presso la sede del Comitato della Croazia Polenta e Merluzzo (Vicolo del Forno 6).
ore 21.00 Tacabanda, musicanti allo sbaraglio. Ritrovo in Piazza di Città, festa per le vie del centro. Gli Alfieri organizzano la prima edizione della competizione Eporediese fra bande dilettanti. Basta creare una banda con un minimo di 10 componenti ed esibirsi per partecipare alla gara.
Martedì 28 febbraio 2017 – Martedì di Carnevale
dalle ore 10.00 alle ore 19.00 Mostra in Sala Santa Marta Bambini al Centro “Progetto Manifesto 2017”
ore 13.00 Inquadramento dei Carri da getto in corso M. d’Azeglio per verifiche e controlli.
ore 14.00 Inizio della Marcia del Corteo Storico e della Battaglia delle arance
ore 17.30 Premiazione delle Squadre degli aranceri e dei carri da getto in piazza di Città
ore 20.00 Partenza del Corteo Storico per l’abbruciamento degli Scarli delle Parrocchie di San Maurizio, Sant’Ulderico e San Lorenzo
ore 21.30 Abbruciamento dello Scarlo della Parrocchia San Salvatore alla presenza della Vezzosa Mugnaia in piazza di Città
ore 22.15 Abbruciamento dell’ultimo Scarlo, Parrocchia di San Grato in piazza Lamarmora
Marcia funebre
Arvédze a giòbia ‘n bot in piazza Ottinetti
ore 23.00 Verbale di chiusura in piazza di Città
Mercoledì 1 marzo 2017 – Mercoledì delle Ceneri
ore 11.00 Tradizionale distribuzione di polenta e merluzzo organizzata dal Comitato della Croazia Polenta e Merluzzo in piazza Lamarmora
Distribuzione buoni presso la Sede del Comitato della Croazia (Vicolo del Forno 6) e il 1 marzo direttamente in piazza Lamarmora fino ad esaurimento.
Per tutta la durata dello Storico Carnevale di Ivrea sono previste modifiche alla viabilità, che riguardano sia la circolazione dei veicoli, sia la sosta, anche per i titolari di permessi o autorizzazioni di transito e/o sosta. In particolare quest’anno sono previsti per motivi di sicurezza pubblica. Per maggiori informazioni, per i percorsi alternativi e i dettagli l’ordinanza n°6472 e il relativo “sunto” con le modifiche più consistenti e l’ordinanza n°6474 relativa alla collocazione delle barriere mobili e fisse per salvaguardare l’incolumità pubblica.
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