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In giro per i Castelli e i Forti del Piemonte

Sono tantissimi i castelli e le fortezze in Piemonte, molti sono perfettamente conservati, in buono stato e sono spesso strati trasformati in strutture per mostre o per la comunità. Il Piemonte, con le sue fortezze e i suoi castelli, è pronto ad accogliere tutti gli amanti dell’avventura e della storia.

I principali castelli del Piemonte

1.Castello di Gabiano, Alessandria
Tra i più antichi del Piemonte, il Castello di Gabiano domina la Valle del Po, il castello è stato per lungo tempo scenario di assedi e battaglie, passando per le dominazioni dei Montiglio, dei Gonzaga, fino ad arrivare nel 1622, ad Agostino Durazzo Pallavicini. Oggi è un maniero che ospita l’azienda vitivinicola dei Marchesi Cattaneo Adorno Giustiniani.

2. Castello di Racconigi, Cuneo
Legato al casato dei Savoia, il Castello di Racconigi, è un polo museale in provincia di Cuneo inserito nella lista Unesco
come Patrimonio dell’Umanità. Si affaccia su un immenso parco alla francese di 170 ettari e al suo interno sono custoditi ambienti neoclassici e di gusto déco risalenti alla prima metà del Novecento. Tra le stanze più belle: la Sala di
Diana, il famoso Gabinetto Etrusco e gli appartamenti di Carlo Alberto.

3. Castello di Grinzane Cavour, Cuneo
Nel cuore delle Langhe sorge tra XI e XIII secolo, il Castello di Grinzane Cavour. L’imponente fortezza a pianta rettangolare, dopo diversi proprietari, nell’Ottocento passò nelle mani dei De Tonnere, gli zii di Camillo Benso conte di Cavour. Lo statista risorgimentale venne mandato ad amministrare le proprietà terriere di famiglia migliorando notevolmente lo stile e la struttura
del castello. Attualmente il maniero è stato dichiarato Patrimonio Unesco e durante il periodo di novembre ospita l’asta mondiale del tartufo Bianco d’Alba.

4. Castello di Santena, Torino
Antica villa settecentesca, il Castello di Santena divenne nei secoli la tenuta dei conti Benso di Cavour. Oggi il complesso è divenuto un museo che celebra la figura di Camillo Benso di Cavour, che vi è sepolto, e testimonia lo stile di vita del Piemonte sabaudo.

5. Reggia di Venaria Reale, Torino
La Reggia di Venaria Reale fu costruita tra il 1658 e il 1679 per volontà di Carlo Emanuele II che ne
fece la sua residenza di caccia. Il complesso include anche un ampio parco, giardini all’italiana e il borgo storico di Venaria. Da ammirare al suo interno la Galleria Grande, la Cappella di Sant’Uberto e la Citroniera.
La reggia di Venaria Reale è una delle Residenze sabaude parte del sito seriale Unisco iscritto alla lista del Patrimonio dell’umanità dal 1997.

6. Rocca dei Cavallari, Massazza, Biella
Sorta su uno sperone della Baraggia, la Rocca dei Cavallari o detta anche Castello di Massazza, è il tipico borgo difensivo medioevale appartenuto ai celti, poi ai romani e infine ai longobardi. Dalla metà del Novecento diventa della famiglia Cavallari, che dopo il restauro ha aperto le porte al pubblico offrendo la struttura per eventi e spettacoli.

7. Castello di Masino, Caravino, Torino
Circondato da mura e torri e immerso in un romantico parco che domina la pianura del canavese, il Castello di Masino fu commissionato nell’XI secolo dalla famiglia Valperga. Gli interni, con i saloni affrescati e arredati tra il Seicento e il Settecento, gli appartamenti di Madama Reale, le camere per gli ambasciatori e gli appartati salotti donano fascino ed eleganza alla residenza.

8. Castello di Castellengo, Cossato, Biella
Una tra le più antiche dimore del Piemonte, le origini del Castello di Castellengo risalgono al X secolo per opera di Alberico di Monterone. I più importanti proprietari furono i fratelli Frichignono di Cecina. Il maniero domina la splendida pianura sottostante, circondata dalle Colline Biellesi.

9. Castello di Serralunga d’Alba, Cuneo
Il Castello di Serralunga d’Alba, è uno dei manieri nobiliari trecenteschi meglio conservati. Ideato nel 1340 come fortezza militare, il castello svolse poi una funzione di controllo delle attività del territorio.  Dal 1949 il castello è proprietà dello Stato, che lo ha acquistato dall’Opera Pia Barolo, l’ente istituito per volontà testamentaria della marchesa Giulia di Barolo, ultima erede della famiglia Falletti. Con l’acquisizione statale sono stati avviati i primi importanti lavori di restauro. Dal 2015 il castello è in consegna al Polo Museale del Piemonte.

10. Castello di Monticello, Alba
Imponente edificio di origini medievali, il Castello di Monticello venne costruito nel 920 d. C. per volere dei vescovi di Asti al fine di difendere le terre dalle incursioni nemiche. Dopo vari passaggi di mano nel 1372 divenne proprietà dei conti Roero. Nel 1827 Xaverio Kurten, l’architetto che aveva progettato il Parco Reale di Racconigi, disegnò il parco all’inglese che si estende intorno alla collina sulla quale sorge il castello. La caratteristica che lo rende unico è la presenza di tre torri, ognuna con pianta e dimensioni differenti: una torre quadrata, una rotonda, e l’ultima ottagonale.

11. Castello degli Acaja, Fossano
L’attuale castello di Fossano è il risultato della costruzione iniziata da Filippo d’Acaja nel 1314. Nel Cinquecento furono realizzati ulteriori ristrutturazioni dell’edificio al fine di renderlo ancora più confortevole. In quegli anni viene chiamato Giovanni Caracca ad eseguire le decorazioni interne. Fu quindi tra i secoli XVI e XVII che il castello attraversò il periodo più florido, quando anche la Madama Reale Cristina di Francia vi abitò. Nella seconda metà del Novecento si intrapresero i lavori di recupero e la fortezza degli Acaja fu adibita a sede della Biblioteca civica e dell’Archivio di Stato.

12. Castello di Casale Monferrato, Alessandria
Giovanni II Paleologo marchese di Monferrato diede inizio alla costruzione dell’attuale Castello, i cui lavori vennero portati a termine entro il 1357. Quando Casale assunse un ruolo di capitale all’interno del marchesato del Monferratoi. Agli inizi del secolo XVII il castello riprese a svolgere la funzione di sede di corte. Con la crisi della dinastia gonzaghesca, il Castello di Casale andò incontro ad un declino inarrestabile. Dopo il passaggio della città e del Monferrato ai Savoia, nel 1708, per il castello inizia il lunghissimo periodo di utilizzo a caserma.

13. I Castelli di Cannero, Verbano Cusio Ossola
Lo spettacolo offerto dai Castelli di Cannero che affiorano sulle acque del lago dando l’impressione di galleggiare è assai suggestivo e li ha portati nel corso dei secoli ad essere considerati uno dei simboli più amati del Lago Maggiore. Malgrado il nome, i due isolotti che ospitano i castelli si trovano nel comune di Cannobio e non in quello di Cannero Riviera. Edificati tra il 1200 e il 1300, i due castelli erano abitati da cinque fratelli. Si narra che nelle giornate in cui la nebbia è particolarmente fitta sul lago, sia possibile scorgere un veliero fantasma che veleggia attorno al castello reclamando l’antico tesoro sommerso

I principali Forti del Piemonte

1. La Cittadella di Torino
Porta monumentale verso la città, è quanto resta dell’imponente fortezza disegnata nel 1564 da Francesco Paciotto per Emanuele Filiberto, difesa e simbolo della nuova dignità di Torino quale capitale di uno Stato assoluto.
La posizione strategica, a sud-ovest del quadrato romano, dal lato più scoperto e non guarnito da fiumi, risultò fondamentale anche dal punto di vista urbanistico, in grado di condizionare tutti i successivi progetti di ampliamento della capitale sabauda, costituendo un elemento qualificante della struttura urbana di Torino fino allo smantellamento delle fortificazioni e della stessa cittadella alle soglie dell’unificazione nazionale.
Dal 1893 ospita il Museo Nazionale dell’Arma di Artiglieria.

2. Il Forte di Gavi, Alessandria
L’esistenza del Castello di Gavi è testimoniata da un documento dell’anno 973.  Il Castello di Gavi rimase dominio genovese sino al 1418, quando la proprietà, a seguito di eventi bellici, passò sotto la Signoria dei Visconti di Milano. Da questi il feudo di Gavi con l’antico castello fu investito ai Fregoso e poi dagli Sforza, l’investitura fu trasferita alla nobile famiglia dei Guasco di origine alessandrina.
Nel corso dei secoli il Castello di Gavi subì molteplici interventi architettonici i quali trasformarono l’antico castello in una possente fortezza. I
Nel 1946 il forte di Gavì fu consegnato alla Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici del Piemonte, la quale, a partire dal 1978, ha avviato una costante e progressiva opera di restauro e salvaguardia di questo raro esempio di architettura militare.

3. Il Forte di Vinadio, Cuneo
I lavori di costruzione della fortezza, voluta da re Carlo Alberto, iniziarono nel 1834, per concludersi solo nel 1847.  La fortificazione che fiancheggia a ponente il paese e non fu mai teatro di importanti eventi bellici, dalla roccia del fortino al fiume Stura, ha una lunghezza in linea d’aria di circa 1200 metri. Il percorso, che si snoda su tre livelli di camminamento, si aggira sui 10 chilometri ed è suddiviso in tre fronti: Fronte
Superiore, Fronte d’Attacco e Fronte Inferiore.

4. Lo Chaberton, Torino
Il monte, 3.130 metri, tra Cesana e Claviere, oggi in territorio francese, rimane l’esempio più evidente e conosciuto dell’utilizzo di una montagna a fini bellici. Si tratta di un’immensa cordigliera calcarea con una cuspide piramidale, pareti a picco di roccia friabile, solcate da canaloni vertiginosi. La vetta, spianata già alla fine dell’800, ospita ancora le otto torri in calcestruzzo su cui erano montati altrettanti cannoni da 149/35, in grado di sparare su Briançon. Oggi salire sullo Chaberton è un’escursione molto piacevole e diffusa partendo dall’abitato di Claviere.

5. Il Forte di Exilles, Torino
Le prime testimonianze dell’esistenza, sul roccione che domina l’abitato di Exilles, di strutture militari che saranno trasformate in fortificazioni più imponenti per difendere il vicino confine tra Savoia e Delfinato prima, e tra Italia e Francia poi, risalgono al VII secolo.  La prima descrizione del castello  risale al 1339: la pianta è quadrangolare con due torri, più stanze, magazzini, stalle e ricetti merlati per ospitare i contadini in caso di assedio e come  baluardo di difesa  verso la bassa valle sulla strada che dal Piemonte porta in Provenza attraverso il Monginevro. Le storie misteriose nate all’ombra delle mura della fortezza sono numerose, e hanno per protagonisti spie, guerrieri, parroci, prigionieri. Come quella che vuole prigioniero qui tra il 1681 ed il 1687 il misterioso personaggio passato alla storia come la Maschera di ferro, un personaggio la cui identità è rimasta sconosciuta, ma sul quale sono state fatte molte congetture: un fratello del Re Sole, un imbarazzante figlio nero della regina Anna, un personaggio noto protagonista delle lotte tra la nobiltà per occupare un posto nell’esecutivo di Luigi XIV.

6. Il Forte di Finestrelle, Torino
Il Forte di Fenestrelle è la struttura fortificata più estesa d’Europa, seconda nel mondo solo alla Muraglia Cinese. Il Forte di Fenestrelle, eretto nel
corso del XVIII e del XIX secolo, si estende nella valle per cinque chilometri ed è composto da diversi elementi: trebatterie, tre forti e due ridotti.
A volere la costruzione di questo gigante in muratura,  fu re Vittorio Amedeo II, che incaricò l’ingegner Ignazio Bertola di occuparsi del progetto. Lo scopo di una tale opera era  difensivo: la fortezza si sviluppa lungo quello che una volta era il confine italo-francese. I lavori per la costruzione del complesso difensivo si protrassero dal 1728 al 1850 . La costruzione si sviluppa su un’area complessiva di 1.350.000 metri quadrati, per una lunghezza di oltre 3 chilometri e su un dislivello di 635 metri.

7. Il Forte Bramafam, Torino
In Val di Susa, sullo sperone di Bramafam a 1.447 metri d’altezza, si trova l’omonimo forte che fu costruito tra il 1885 ed il 1894 per controllare la Galleria del Frejus e difendere il territorio da eventuali attacchi francesi. Il Forte di Bramafam, che è la più importante fortificazione delle Alpi Cozie della fine dell’800, domina dall’alto tutta la conca di Bardonecchia. Per questa costruzione furono utilizzate per la prima volta tecniche innovative come il calcestruzzo.  L’area del forte occupa un territorio di oltre 60.000 mq di cui 3000 sono destinati esclusivamente all’area museale. Il percorso del museo va dal 1800 ai giorni nostri ed espone una serie di armi dell’esercito italiano, uniformi dell’epoca, oggetti personali dei soldati, prime pagine dei giornali durante le guerre, bandiere, foto e alcune ricostruzioni degli ambienti dove vivevano i
soldati come le camere da letto e delle trincee dove combattevano.

8. La Cittadella di Alessandria
La Cittadella di Alessandria è una delle fortificazioni permanenti più importanti e grandiose d’Europa. È l’unica fortezza europea ancora inserita nel suo originale contesto e la sua struttura è rimasta praticamente intatta sia nelle opere difensive che nel complesso
degli splendidi edifici interni.  La Cittadella di Alessandria ha vissuto da protagonista alcuni fatti storici tra i più importanti d’Italia: la caduta dell’impero napoleonico e il ritorno dei Savoia in Piemonte; l’avvio dei moti rivoluzionari con lo sbandierare del tricolore nazionale; il raduno dei 15.000 uomini in spedizione per la Crimea e molti altri avvenimenti. Attualmente, dopo essere stata inserita nell’elenco dei beni alienabili del Demanio militare, la Cittadella è affidata al Comune di Alessandria.

L’ebook del consiglio regionale Castelli e Forti del Piemonte della collana i quaderni di Palazzo Lascaris


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