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Mercato del Turismo

Beyond Snow – Oltre la neve: anche le Valli di Lanzo con Ala di Stura e Balme nel progetto per un futuro possibile della montagna

Anche le Valli di Lanzo con i comuni di Ala di Stura e Balme partecipano al progetto Beyond Snow / Oltre la neve per realizzare un futuro possibile della montagna ai tempi dei mutamenti climatici.

BeyondSnow è un progetto Interreg – Alpine Space co-finanziato dall’Unione Europea , per affrontare la diminuzione di neve nelle destinazioni turistiche invernali nelle Alpi che coinvolge sei paesi alpini europei: Italia, Francia, Svizzera, Germania, Austria e Slovenia, e 13 partner:  Eurac research ,  Legambiente Lombardia,  Politecnico di Torino,  Città Metropolitana di Torino,  Comunità Montana della Carnia,  GECT Alpine Pearls ltd,  Agenzia di sviluppo dell’Alta Gorenjska,  Arctur computer engineering d.o.o.,  Istituto di tecnologia di Deggendorf,  Stazione sciistica Metabief,  Gruppo svizzero per le regioni di montagna,  Rete comunitaria “Alleanza nelle Alpi,  Associazione per la promozione della fabbrica delle transizioni, con lo scopo di aiutare le destinazioni turistiche invernali a media e bassa quota a mantenere e aumentare la loro attrattività per abitanti e turisti nonostante la sempre più critica mancanza di neve causata dal cambiamento climatico.

Il cambiamento climatico sta avendo un forte impatto sulle destinazioni turistiche invernali a bassa e media quota della regione alpina. Secondo il Consiglio Nazionale delle Ricerche nell’ultimo secolo, la durata del manto nevoso si è accorciata di oltre un mese. La mancanza di neve, la contrazione della stagione invernale e costi sempre più alti per il mantenimento e il rinnovamento delle infrastrutture sono alcune delle sfide che questi luoghi devono affrontare.

Solo poche località, infatti, potranno basare il proprio futuro socioeconomico su attività come quella del turismo sciistico che necessita acqua, energia e ingenti investimenti. Il calo del flusso turistico e una maggiore difficoltà nell’ammortizzare gli investimenti stanno causando la chiusura di molti comprensori sciistici, contribuendo ad accentuare il trend di spopolamento delle aree montane.

L’obiettivo del progetto è di accrescere la resilienza delle località turistiche invernali al cambiamento climatico attraverso la creazione di un modello adattivo di resilienza. Per elaborarlo, verranno raccolti dati rilevanti sulle condizioni dell’arco alpino, realizzata una mappa delle vulnerabilità e proposte le possibili alternative di sviluppo turistico.

BeyondSnow è un progetto Interreg – Alpine Space co-finanziato dall’Unione Europea. Il suo obiettivo è di ridurre la dipendenza dalla neve delle località turistiche invernali nella regione alpina, rafforzando la resilienza al cambiamento climatico, promuovendo la capacità di conservare o aumentare la reddittività dei residenti e l’attrattività per i turisti.

«Dobbiamo ripensare il modello turistico, che non si basi più solo sullo ski business e sulle pratiche di innevamento artificiale, che richiede grandi quantità di acqua e di energia, ma ad una montagna diversa, capace di coinvolgere e di aggregare le persone durante tutto il corso dell’anno – spiega Simona Colombo, coordinatrice del progetto per Legambiente Lombardia –. Un cambiamento di mentalità che possa generare benessere economico e sociale nei territori e che sia anche sostenibile e rispettoso dell’ambiente e delle caratteristiche del delicato territorio alpino».

Ala di Stura e Balme nelle Valli di Lanzo, sono tra le 10 aree pilota che cercheranno di disegnare il loro futuro in tempi di crisi climatica con la collaborazione della Città Metropolitana di Torino.

Lo scorso 9 gennaio al Grand Hotel di Ala di Stura si è tenuto un primo incontro pubblico con gli amministratori locali, i residenti e gli operatori economici del territorio durante il quale è presentato il progetto, e sono stati  esposti i dati sulla domanda e l’offerta turistica delle località della Val d’Ala raccolti dalla Città metropolitana di Torino e dal Politecnico di Torino ed elaborati dall’ Eurac Research di Bolzano, capofila del progetto.

Nei prossimi tre anni i partner elaboreranno percorsi di sviluppo sostenibile, processi di transizione e soluzioni attuabili. In particolare verranno co-progettate e realizzate attività di sensibilizzazione e formazione in 10 aree pilota distribuite in tutto l’arco alpino, per coinvolgere cittadini e decisori a tutti i livelli tecnici e politici e per garantire che i modelli sviluppati e i percorsi tracciati soddisfino i bisogni delle comunità e dell’ambiente.
Per il Piemonte, l’area pilota prescelta è quella della Val d’Ala.

Il report predisposto da Eurac Research evidenzia che ad Ala di Stura e Balme sono marcatamente prevalenti le presenze nella stagione estiva rispetto a quella invernale. Pur potendo contare su di un elevato potenziale di attrattività naturale e culturale, l’area presenta i tratti delle destinazioni monostagionali, dipendenti dai flussi dei mesi di giugno, luglio e agosto, che generano il 65% dei movimenti turistici complessivi e sono condizionati dalle condizioni meteorologiche.

Ala di Stura e Balme hanno una struttura ricettiva fortemente orientata ai mercati nazionali: solo il 10% dei pernottamenti totali del 2022 è stato generato da ospiti stranieri e la loro presenza è pressoché azzerata in inverno. La tipologia di alloggio più importante sono gli appartamenti. L’incremento del 20 % nel numero di posti letto tra il 2013 e il 2022 è stato determinato principalmente da residence, pensioni, B&B, dalle case vacanza e dall’introduzione della categoria appartamenti. L’occupazione lorda dei posti letto disponibili mostra una sottoutilizzazione, non solo per la bassa stagione, ma anche per l’alta stagione: è pari al 5% in giugno e al 14% in luglio e agosto.

Il settore ricettivo è piuttosto frammentato e sottoutilizzato: quasi il 30% dei posti letto riguarda la categoria ricettiva delle case vacanza. L’ampia presenza di seconde case, anche in relazione al numero degli abitanti permanenti, può influenzare negativamente la vivibilità della destinazione, poiché i servizi di interesse generale e le infrastrutture sono solitamente orientati verso la popolazione permanente, che nel caso di Ala di Stura e Balme è contenuta e in diminuzione. Gli esperti di Eurac Research suggeriscono quindi che i passi futuri per lo sviluppo turistico dovrebbero quindi essere finalizzati a un aumento dei flussi turistici complessivi, sia in alta che in bassa stagione.


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