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Torna alle date tradizionali la Fiera di Sant’orso – Foire de Saint Ours ad Aosta

Tutto è pronto ad Aosta per 1023ª Fiera di Sant’orso – Foire de Saint Ours, tornata quest’anno alla sua storica collocazione nel calendario, lunedì 30 e martedì 31 gennaio 2023, durante la settimana più fredda dell’anno.

Secondo l’Assessore regionale allo sviluppo economico, Luigi Bertschy: “E’ un’edizione che raccoglie l’esperienza che abbiamo avuto durante la pandemia con l’edizione della Foire online e quella primaverile dell’anno scorso che ci hanno permesso di mantenere i contatti con gli artigiani e di aggiornare la macchina organizzativa”.

Anche il programma è tornato alla sua forma originaria. Il padiglione enogastronomico e l’Atelier des Métiers saranno aperti dal 28 al 31 gennaio compresi. Il concerto di apertura della Foire del coro Sant’Orso si terrà domenica 29 gennaio, alle 21 nella chiesa di Sant’Orso di Aosta. Seguiranno i due giorni di Fiera con gli artigiani che esporranno per le vie del centro storico di Aosta e i tradizionali punti rossoneri a cura delle pro loco in cui degustare i piatti tipici valdostani. La sera del 30 gennaio torna la tradizionale veillà nelle cantine degli aostani, saltata lo scorso anni per via delle restrizioni legate al Covid, anticipata dalla “Veillà de petchou”, dedicata ai più piccoli, dalle 14 alle 18, alla Cittadella dei Giovani di Aosta. Le premiazioni si terranno il 31 gennaio alle 15.30 in piazza Chanoux. La Foire si concluderà con lo spettacolo di chiusura, il 31 gennaio alle 20,30 al teatro Splendor di Aosta a cura dell’artista valdostana Katia Perret. L’appuntamento è inserito nella programmazione della Saison Culturelle.

Abbiamo una novità legata alla realizzazione dei manifesti della Foire. Storicamente affidata ad artisti valdostani, attraverso un sistema di rotazione, quest’anno sono stati realizzati dallo studio grafico Seghesio Grivon di Aosta che ha proposto di coinvolgere due classi del Liceo Classico Artistico Musicale di Aosta e la Scuola Internazionale di Comics di Torino. Gli studenti hanno svolto un’accurata ricerca della storia, delle origini, delle evoluzioni e curiosità dei due eventi, costruendo immagini e selezionando, lezione dopo lezione, le strade grafiche da mantenere rispetto a quelle da accantonare, dialogando costantemente con il docente per svolgere al meglio questo delicato passaggio. Dalla selezione sono emerse due immagini: quella scelta per il manifesto della Fiera di Donnas di Miklos Ioana Ancuta e quella del manifesto ufficiale della 1023ª Foire de Saint-Ours di Davide Arena.

Il ciondolo della 1023ª Foire è una miniatura che riproduce lo stampo di legno per il burro realizzato dal maestro artigiano scultore Dario Coquillard. Come ogni anno il ciondolo della Fiera si potrà vedere al collo di tutti gli espositori, ma non è tutto. Per la prima volta è possibile ammirare, in uno spazio espositivo allestito nel padiglione di piazza Plouves, la collezione privata dei ciondoli per la Fiera di Sant’Orso, dal 1962 ad oggi.

Una novità è la possibilità di prenotare online, al costo di 2 euro per le auto o 10 euro per i bus, i parcheggi nei dintorni della Fiera. Si tratta di un’iniziativa che la Regione ha organizzato in collaborazione con la startup ParkForFun.

All’interno dell’iniziativa ci sono anche due novità: alcuni bambini saranno coinvolti nella scelta dell’opera (esposta nel percorso Fiera) che sarà assegnata dal Comune di Aosta in premio alla compagnia teatrale vincitrice della rassegna Enfanthéatre 2022/23. Infine, nel cortile della Cittadella saranno presenti i giochi giganti in legno di Legningegno. Gli oggetti sono realizzati da persone adulte con disabilità all’interno del laboratorio di falegnameria del Centro Educativo Assistenziale di Hone.

Lunedì 30 gennaio la responsabile della tutela dei patrimoni del MAV, Barbara Bernardi-Gra-Tonetti, individuerà tra i banchi della fiera le opere che, per le loro caratteristiche, rappresentano il fil rouge ideale tra passato e presente dell’artigianato valdostano di tradizione. I criteri per la scelta saranno: i materiali utilizzati, le tecniche di lavorazione, la gradevolezza estetica, il rispetto delle proporzioni e la semplicità del prodotto. I manufatti scelti verranno contrassegnati sui banchi dall’apposito logo per permettere così ai visitatori di riconoscere le opere capaci di raccontare la cultura locale oggi. Le opere scelte verranno poi esposte al MAV con una piccola mostra a loro dedicata. Inoltre quest’anno il museo regionale rimarrà straordinariamente aperto al pubblico dalle 10 alle 18 durante entrambi i giorni di Fiera, con ingresso gratuito.

Sarà un’edizione interattiva e ricca di novità che si propone di coinvolgere nella tradizione dell’artigianato valdostano anche le nuove generazioni attraverso l’istituzione di “punti selfie”. Si tratta di due sculture social realizzate dai due scultori valdostani Peter Trojer e Andrea Celestino, vicino alle quali ognuno potrà fotografarsi e taggare l’account della fiera per entrare a far parte di una social challenge. Le sculture e saranno esposte in Piazza Chanoux da sabato 28 gennaio a martedì 31 e sono state sponsorizzate da Skyway Monte Bianco e CVA energie.

Come ogni anno, in occasione dei due giorni della Fiera, la Regione ha istituito un servizio di navette circolare dall’Arco d’Augusto fino a Piazza della Repubblica, passando per la stazione in piazza Manzetti. I bus circoleranno lunedì 30 gennaio dalle 7.30 alle 23 e martedì 31 dalle 7.30 alle 19, ogni 20 minuti circa.

Come ogni anno, ad aprire e chiudere la fiera, saranno due momenti musicali. Si comincia domenica 29 gennaio alle 21 alla chiesa di Sant’Orso con il concerto del Chœur de Saint-Ours, diretto da Angelo Filippini. Martedì 31 gennaio alle 20.30, invece, appuntamento allo Splendor per il concerto di fisarmonica di Katia Perret. Per la prima volta, il concerto è stato organizzato nell’ambito della Saison Culturelle 2022-23.

Per la diciassettesima edizione della Veillà dei bambini, l’appuntamento è sempre il 30 gennaio alla Cittadella dei Giovani, dalle 14 alle 18, per un pomeriggio di laboratori, teatro e attività ludiche. Si comincia con la rappresentazione teatrale dal titolo “Il pianeta lo salvo io” dell’attore Francesco Giorda del Teatro della caduta di Torino, che illustrerà ai bambini alcuni dei 101 modi per salvare il pianeta attraverso esperimenti pratici, numeri di giocoleria e aneddoti divertenti. Ci saranno poi i mini laboratori di falegnameria didattica, organizzati dal MAV. In un vero e proprio atelier a misura di bambino, i partecipanti potranno lavorare il legno come “i grandi” realizzando un ciondolo personale. Per partecipare a questo laboratorio è richiesta la prenotazione da effettuare direttamente in loco il giorno stesso. Ci sarà anche la tradizionale “battaglia del fieno”, durante la quale i bambini si divertiranno a disfare una rotoballa sulle note della canzone popolare “Dansa pa dessu lo fen”.


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