Il nuovo direttore spiega, poi, come vede il futuro dell’associazione: «Negli anni, Vignaioli Piemontesi ha saputo evolversi e cogliere le esigenze del settore vitivinicolo, che cambiava. Da semplice associazione di servizi tecnici e amministrativi, oggi è una struttura in grado di seguire le aziende dalla vigna alla cantina fino alle pratiche di finanziamento. Anche nella commercializzazione dei vini sfusi siamo diventati un punto di riferimento per tutto il settore cooperativo facendo da collettore con un ruolo importante per la tenuta dei prezzi ed evitare le speculazioni». Dice Viglino: «Nei prossimi anni, manterremo e daremo continuità alle attività che si sono portate avanti fino ad oggi facendo sempre molta attenzione ai cambiamenti e alle nuove esigenze del mercato vitivinicolo, prima fra tutte la sostenibilità ambientale. Dal 2014 il nostro paesaggio vitivinicolo è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco. È compito di tutti custodirlo: occorre accompagnare i nostri imprenditori agricoli a intraprendere pratiche di coltivazione sempre meno impattanti per l’ambiente, a partire dall’innovazione tecnologica fino a nuove metodologie di culture. Il nostro ruolo sarà quello di assistenza e consulenza per mettere insieme la sostenibilità ambientale e quella economica».
Il nuovo direttore Viglino farà il suo esordio ufficiale all’Assemblea generale di Vignaioli Piemontesi che si terrà a luglio. Sarà anche l’occasione per salutare e ringraziare Biestro, che dalla nascita di Vignaioli Piemontesi, nel 1997 (dall’unione tra Asprovit e Viticoltori Piemonte) ricopriva quel ruolo.
LA VIGNAIOLI PIEMONTESI IN NUMERI
• 324 soci di cui
ü 34 cantine cooperative con circa 6.000 aziende vitivinicole
ü 290 aziende individuali
• Rappresentano una produzione di 850.000 ettolitri, ovvero il 30% del vino piemontese
• 16 dipendenti
• 16.177.152 milioni di euro il fatturato al 31 dicembre 2019
• 1.341.064 euro spesi per progetti promozionali in Paesi extra Ue in collaborazione con le cantine cooperative e le aziende associate
LE 34 CANTINE COOPERATIVE ASSOCIATE IN PIEMONTE:
· 9 ad Alessandria (Cantina di Alice Bel Colle, Cantina Produttori del Gavi, Cantina Colli di Crea, Cantina del Monferrato, Cantine sociali di Mantovana, Cassine, Rivalta Bormida, Viticoltori del Tortonese, Vecchia Cantina di Alice Bel Colle)
· 12 ad Asti (Antica Vineria di Castel Rocchero, Araldica Castelvero di Castel Boglione, Cantina di Nizza, Cantine Post dal Vin di Rocchetta Tanaro, Barbera Sei Castelli di Agliano Terme, Cantine sociali di Castagnole Monferrato, Fontanile, Mombercelli, Vinchio e Vaglio Serra, Terre dei Santi, Tre Secoli, La Torre di CastelRocchero).
· 8 a Cuneo (Cantina Clavesana, Cantina del Dolcetto Dogliani, Terre del Barolo, Cantina Vallebelbo, Produttori del Barbaresco, Cantina del Nebbiolo di Vezza d’Alba, Vignaioli Pertinace, Terrenostre Cantina Dolcetto e Moscato).
· 3 a Torino (Cantina sociale della Serra, Produttori Erbaluce di Caluso, Produttori Nebbiolo di Carema)
· 1 a Novara (Cantine dei Colli Novaresi)
· 1 a Vercelli (Il Chiosso di Gattinara).
LE 364 AZIENDE VITIVINICOLE ASSOCIATE IN PIEMONTE:
· 141 a Cuneo
· 34 ad Asti
· 2 ad Aosta
· 32 ad Alessandria
· 64 a Torino
· 14 a Novara
· 1 a Pavia
· 1 a Imperia
· 3 in altre province