Connect with us

Musei del Territorio

Museo del Palio Asti
Descrizione

Il Museo, ospitato nelle sale del quattrocentesco Palazzo Mazzola, racconta le tappe più significative della storia del Palio e della città attraverso documenti , manifesti e locandine d’epoca, antichi drappi del Palio e attraverso postazioni multimediali con approfondimenti e immagini suggestive  che aiutano il visitatore ad approfondire gli argomenti di maggior interesse.

Il Museo è aperto al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00; il martedì e il giovedì anche dalle ore 15,00 alle ore 17,30. Sabato e domenica dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e dalle ore 16,00 alle ore 19,00.

Descrizione lunga

Il Museo, ospitato nelle sale del quattrocentesco Palazzo Mazzola, racconta le tappe più significative della storia del Palio e della città attraverso documenti , manifesti e locandine d’epoca, antichi drappi del Palio e attraverso postazioni multimediali con approfondimenti e immagini suggestive  che aiutano il visitatore ad approfondire gli argomenti di maggior interesse.

Il Museo è aperto al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00; il martedì e il giovedì anche dalle ore 15,00 alle ore 17,30. Sabato e domenica dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e dalle ore 16,00 alle ore 19,00.

Museo dell’Arpa – Victor Salvi
Descrizione

Il Museo dell’Arpa Victor Salvi con sede a Piasco è il primo e unico museo al mondo dedicato esclusivamente all’arpa, alla sua storia e al suo universo sonoro.

La Comunità Montana Valle Varaita e la Salvi Harps N.S.M. S.p.a sono i principali promotori del Museo. All’Associazione Museo dell’ Arpa Victor Salvi spetterà il compito della gestione della collezione e del Museo.

Quasi tutte le arpe della collezione sono state restaurate nel laboratorio interno al museo:  gli strumenti sono stati sottoposti ad un restauro conservativo atto a ripristinare quanto più possibile lo stato originale, sia dal punto di vista strutturale, sia dal punto di vista decorativo.

Descrizione lunga

Il Museo dell’Arpa Victor Salvi con sede a Piasco è il primo e unico museo al mondo dedicato esclusivamente all’arpa, alla sua storia e al suo universo sonoro.

La Comunità Montana Valle Varaita e la Salvi Harps N.S.M. S.p.a sono i principali promotori del Museo. All’Associazione Museo dell’ Arpa Victor Salvi spetterà il compito della gestione della collezione e del Museo.

Quasi tutte le arpe della collezione sono state restaurate nel laboratorio interno al museo:  gli strumenti sono stati sottoposti ad un restauro conservativo atto a ripristinare quanto più possibile lo stato originale, sia dal punto di vista strutturale, sia dal punto di vista decorativo.

Museo della Ceramica  Mondovì
Descrizione

Il Museo della Ceramica di Mondovì,collocato nel settecentesco Palazzo Fauzone di Germagnano, ospita l’allestimento permanente delle collezioni ceramiche distribuite nelle 17 sale dei piani nobili del Palazzo. Sono esposti oltre seicento pezzi ceramici distribuiti su quasi 600 metri quadrati; duemila pezzi sono poi custoditi nei depositi visitabili, destinati a studiosi, collezionisti, cultori della materia.

Le ceramiche provengono dalle collezioni di Marco Levi ultimo proprietario e direttore della fabbrica “Vedova Besio e figlio”, e di Carlo Baggioli. Quella di Baggioli - la più ricca collezione di ceramiche del distretto monregalese  era stata acquistata negli anni Novanta del secolo scorso da Marco Levi, che l’aveva poi donata insieme alla propria alla Fondazione Museo della Ceramica “Vecchia Mondovì”.

L'avventura del distretto industriale monregalese della ceramica inizia in età napoleonica e si esaurisce alla fine degli anni Settanta del Novecento. La produzione della terraglia, materiale innovativo della rivoluzione industriale usato per stoviglie a costi contenuti, segna nell’Ottocento e nel Novecento la cultura e l’economia della città di Mondovì e di un ampio distretto.

Descrizione lunga

Il Museo della Ceramica di Mondovì,collocato nel settecentesco Palazzo Fauzone di Germagnano, ospita l’allestimento permanente delle collezioni ceramiche distribuite nelle 17 sale dei piani nobili del Palazzo. Sono esposti oltre seicento pezzi ceramici distribuiti su quasi 600 metri quadrati; duemila pezzi sono poi custoditi nei depositi visitabili, destinati a studiosi, collezionisti, cultori della materia.

Le ceramiche provengono dalle collezioni di Marco Levi ultimo proprietario e direttore della fabbrica “Vedova Besio e figlio”, e di Carlo Baggioli. Quella di Baggioli - la più ricca collezione di ceramiche del distretto monregalese  era stata acquistata negli anni Novanta del secolo scorso da Marco Levi, che l’aveva poi donata insieme alla propria alla Fondazione Museo della Ceramica “Vecchia Mondovì”.

L'avventura del distretto industriale monregalese della ceramica inizia in età napoleonica e si esaurisce alla fine degli anni Settanta del Novecento. La produzione della terraglia, materiale innovativo della rivoluzione industriale usato per stoviglie a costi contenuti, segna nell’Ottocento e nel Novecento la cultura e l’economia della città di Mondovì e di un ampio distretto.

Museo della Spazzacamino
Descrizione

Il Museo della Spazzacamino è situato all’interno del parco di Villa Antonia nel centro storico di Santa Maria Maggiore in Valle Vigezzo. E' finalizzato a promuovere e diffondere la conoscenza della storia e dell’opera degli spazzacamini, molti dei quali emigrati all’estero per svolgere il loro lavoro.
Il mestiere dello spazzacamino, tanto duro quanto indispensabile nella prevenzione degli incendi, risale al XIV secolo. L’epoca del XVI secolo racconta l’emigrazione verso i paesi europei del Nord, mentre quella tra il XIX e il XX secolo è segnata dalla piaga sociale dello sfruttamento minorile.

Descrizione lunga

Il Museo della Spazzacamino è situato all’interno del parco di Villa Antonia nel centro storico di Santa Maria Maggiore in Valle Vigezzo. E' finalizzato a promuovere e diffondere la conoscenza della storia e dell’opera degli spazzacamini, molti dei quali emigrati all’estero per svolgere il loro lavoro.
Il mestiere dello spazzacamino, tanto duro quanto indispensabile nella prevenzione degli incendi, risale al XIV secolo. L’epoca del XVI secolo racconta l’emigrazione verso i paesi europei del Nord, mentre quella tra il XIX e il XX secolo è segnata dalla piaga sociale dello sfruttamento minorile.

Suggerimenti per Te

Gli ultimi articoli

Eventi17 ore ago

Viaggio nel tempo alla Palazzina di Caccia di Stupinigi: “Le reali villeggiature”

Scopri i segreti della vita di corte con una visita guidata esclusiva il 4 agosto 2024, esplorando il rifugio estivo...

Enogastronomia2 giorni ago

Estate nel Torinese: boom di soggiorni in agriturismo

Tutto esaurito in 146 agriturismi locali, con un'affluenza record anche per i 50 aderenti alla rete Campagna Amica-Terranostra

Eventi3 giorni ago

Musica, spettacoli e natura: scenario montagna continua a Bardonecchia

27 e 28 luglio con Fabrizio Bentivoglio, Ferruccio Spinetti, L'Accademia Corale Stefano Tempia e gli Architorti

Eventi4 giorni ago

A Bardonecchia continua Scenario Montagna, il festival interamente immerso nella natura delle valli montane

Continua a Bardonecchia “Scenario Montagna”, il festival di eventi e appuntamenti interamente immersi nella natura delle valli montane, che nel...

Enogastronomia5 giorni ago

A Terra Madre Salone del Gusto 2024 batte il cuore della gastronomia italiana e internazionale

Laboratori del Gusto, Cucina dell’Alleanza e Appuntamenti a Tavola: tutte le esperienze in cui avventurarsi a Parco Dora per conoscere...

Enogastronomia1 settimana ago

A Barolo torna “Calici di Stelle”, in programma il 10 agosto nel castello comunale

Il cielo, a volte, non è solo uno spazio da ammirare, ma può diventare un luogo “vivo” da assaporare e...

Mostre1 settimana ago

Pinacoteca Agnelli: da novembre 2024 due nuove opere in esposizione sulla Pista 500

Le due nuove installazioni di Monica Bonvicini e Chalisée Naamani rifletteranno sull'architettura come specchio del potere e sul cartellone pubblicitario come spazio di...

Curiosità1 settimana ago

“Monferrato a occhi chiusi”: un progetto per ipovedenti e non vedenti

Il progetto è nato con l’obiettivo di garantire la piena inclusione di ipovedenti e non vedenti e l’accessibilità culturale del...

Advertisement