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Mostre

La Mostra della Ceramica di Castellamonte compie 60 anni

La Mostra della Ceramica di Castellamonte compie 60 anni e torna con l’edizione 2021, dal 21 Agosto al 12 settembre, dopo un anno di stop a causa della pandemia da Covid.

La Mostra fu ideata e promossa da Carlo Trabucco, Sindaco di Castellamonte dal 1960 al 1964. Gli orari della mostra previsti sono: dal martedì al venerdì ore 17, 00 – 21,00; sabato e domenica dalle ore 10,00 alle 21,00 per tutti i punti espositivi tranne il Liceo Artistico e l’esposizione di quadri a S.Anna dei Boschi, aperti solo durante il fine settimana. L’ingresso è libero.
La sessantesima edizione avrà il suo cuore nel Ritorno alla Rotonda Antonelliana,
il grande piazzale circondato dalle imponenti mura della chiesa incompiuta di Alessandro Antonelli, sede storica della Mostra, e potrà vedere dopo molti anni un’esposizione con grandi opere in ceramica realizzate principalmente da artisti di Castellamonte e del Canavese, per sostenere e diffondere i loro lavori e farli conoscere ad un pubblico sempre più vasto, premiandoli anche per il loro costante legame con la città e il territorio.

Nel cortile dell’Ex centro anziani, adiacente alla Rotonda Antonelliana, saranno ospitate le opere realizzate dall’Associazione artisti della ceramica in Castellamonte. Di fronte alla Rotonda Antonelliana, sotto i portici di Palazzo Antonelli, sede del Comune la cui facciata è stata recentemente restaurata, si potrà ammirare una selezione delle Stufe di Castellamonte, il prodotto che più di ogni altro caratterizza la produzione ceramica castellamontese, e che ne rappresenta l’eccellenza.

Torna anche il concorso internazionale Ceramics in love-three, per il quale sono state selezionate pregevoli opere provenienti dall’Italia e da tutte le parti del mondo, 120 artisti provenienti dall’Italia e 25 diverse nazioni, che potranno essere ammirate al piano terra e in parte anche al piano nobile di Palazzo Botton.

Come sempre il concorso ha l’obiettivo di accogliere e consentire ad un nutrito numero di artisti italiani e stranieri di poter mostrare la loro creatività sulla ribalta del prestigioso palcoscenico della Mostra di Castellamonte, di interpretare un’arte tanto antica quanto moderna e sempre attraente per la qualità delle sue forme, colori, dimensioni tecnologie innovative e, non per ultimo, di favorire il dialogo fra artisti di differente ispirazione e provenienza.

Al piano nobile dello stesso Palazzo Botton un doveroso omaggio, a vent’anni dalla scomparsa, al grande artista scultore e ceramista castellamontese Renzo Igne.
Con la collaborazione della Signora Maria Morandini Igne, sono state selezionate alcune fra le più significative e avvincenti opere dell’artista. Opere che non mancheranno di sorprendere gli spettatori e far sentire loro una grande nostalgia per l’assenza di nuove e sempre più straordinarie sculture del maestro.

Al secondo piano del Centro Congressi Piero Martinetti, è stata allestita la mostra permanente delle «ceramiche sonore», ovvero la collezione dei fischietti di terracotta donati alla Città da Clizia, il grande ceramista Mario Giani. Un’occasione unica per ammirare tanti piccoli capolavori dell’arte popolare e naïf in attesa della loro definitiva sistemazione museale. L’esposizione sarà una selezione dei circa 3000 pezzi di ceramiche sonore accuratamente catalogate provenienti da tutto il mondo.

Al primo piano del Centro Congressi un secondo omaggio, questa volta alla figura di Nicola Mileti, storico, indomito e infaticabile curatore delle Mostre della ceramica di Castellamonte dal 1981 al 2001. Grande appassionato d’arte, egli stesso artista, ceramista e grafico. Grazie al suo impegno Castellamonte ha potuto vantare la presenza di grandissimi artisti italiani ed internazionali, come Carlo Zauli, Nino Caruso e Arnaldo Pomodoro. Autore, quest’ultimo, dell’ardito ed originalissimo “Arco in Cielo”, un’opera che è ormai l’emblema della Città di Castellamonte.
Al piano terra del Centro Congressi Martinetti, un’esposizione di gioielli che valorizzano quest’uso dell’arte ceramica, le sue «Ceramiche da indossare» allestite in collaborazione con la CNA.

“La mostra -sottolinea l’Assessore alla cultura, turismo e commercio Vittoria Poggio – è un ponte tra passato e futuro che perfeziona la trasmissione di un antico sapere rendendo omaggio alla bellezza. La lavorazione della ceramica è un’arte secolare risalente all’età del bronzo quando gli uomini iniziarono a costruire oggetti per la conservazione degli alimenti. Diventata un’eccellenza Piemontese e italiana oggi è espressione artistica e contenitore di cultura, scuola e tradizioni artigiane che si tramandano da generazioni. Il Piemonte è una terra dove si saldano abitudini antiche e impiego della tecnica ai massimi livelli. La Regione Piemonte è orgogliosa di sostenere iniziative come questa che mettono in vetrina la nostra storia e il nostro sapere”.


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