BardoMont, il festival della montagna: dal 5 all’8 dicembre a Bardonecchia

BARDONECCHIA – Da oggi 5 dicembre all’8 dicembre 2025 Bardonecchia riaccende l’atmosfera dell’alta quota con la seconda edizione di BardoMont, il festival che racconta la montagna con lo sguardo di chi la vive, la studia e la custodisce.

Quest’anno il filo conduttore è quello dei cinque sensi, un invito a immergersi in un’esperienza totale che mette al centro natura, cultura, sport e identità alpina. Una manifestazione che cresce, sostenuta dal Comune di Bardonecchia insieme all’associazione Star, con il contributo del Consiglio Regionale del Piemonte e il patrocinio della Regione Piemonte e della Città Metropolitana di Torino.

L’apertura del Festival

Il festival aprirà i battenti il 5 dicembre con una mattinata dedicata agli studenti, proponendo incontri sui cambiamenti climatici e sul futuro dei ghiacciai. La divulgazione scientifica si intreccia all’ emozione, arricchendosi dalla possibilità di ascoltare il suono dei ghiacciai grazie al lavoro dell’artista Sergio Maggioni. Nella stessa giornata prenderà vita anche la speciale escape room sulla transizione ecologica: un gioco esperienziale rivolto ai più giovani, nato da un progetto Interreg Alcotra tra Francia e Italia.

Gli ospiti e le voci della montagna

Il cuore di BardoMont batterà poi al Palazzo delle Feste, dove nelle giornate successive si alterneranno storie e voci della montagna. Dagli scienziati ai ricercatori, dagli alpinisti ai campioni sportivi, fino agli scrittori e agli appassionati, il programma offre un percorso ricco e variegato. Tra gli ospiti spiccano atleti come Ian Matteoli, talento emergente dello snowboard italiano, e i big dello sci alpinismo Matteo Eydallin e Ilaria Veronese. La montagna come sfida e rinascita sarà raccontata anche da Andrea Lanfri, primo atleta con disabilità a raggiungere l’Everest, e dagli alpinisti Francois Cazzanelli e Roberto Mantovani, che porteranno riflessioni sul valore dell’inclusione e sulla forza delle storie che nascono in quota.

Non mancheranno momenti dedicati al gusto, con workshop sui prodotti tipici del territorio, e appuntamenti culturali, dalle letture per i bambini ai balli occitani, fino agli incontri con autori come Franco Faggiani e Irene Borgna. La giornata del 6 dicembre si sposterà anche al Palazzetto dello Sport, dove si svolgeranno una lezione di yoga, un laboratorio dedicato alla gestione della paura di cadere con la freeclimber Marta Carminati e prove di arrampicata per i più giovani.

Un modo per avvicinare neofili alla verticalità e trasmettere l’adrenalina e la disciplina dell’arrampicata sportiva.

La montagna a 360°

Presentando il festival, la Città Metropolitana ha ribadito l’importanza di parlare di montagna a tutto tondo, come spazio da vivere e da proteggere; da essa dipendono identità, turismo e sviluppo locale.

La sindaca Chiara Rossetti ha sottolineato come BardoMont rappresenti una dichiarazione d’amore per il territorio, attenta alle trasformazioni in atto e desiderosa di accogliere chi la montagna vuole conoscerla davvero. Riccardo Topazio, coordinatore del festival, lo descrive come un viaggio sensoriale, un modo per riscoprire le Terre Alte attraverso emozioni, incontri e storie. E, a conferma del legame tra cultura e tradizioni, quest’anno nascerà anche un cioccolatino dedicato al festival, creato dalla storica famiglia Ugetti e pensato per racchiudere in un solo assaggio profumi ed energia delle montagne bardonecchiesi.

BardoMont si conferma così uno degli appuntamenti più vivaci dell’inverno piemontese, capace di unire scienza, sport, cultura e territori, con lo sguardo rivolto alle nuove generazioni e al futuro della montagna.

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