All’inizio del Quattrocento, quando sul sito più elevato di Chieri si iniziò ad erigere la nuova chiesa di San Giorgio Martire, per compensare il forte dislivello esistente fra la facciata e l’abside, sotto quest’ultima e le prime campate delle navate si dovette costruire un ampio vano di compensazione.
Non sappiamo quale uso ne sia stato fatto inizialmente. Ma verso la fine del XVI secolo vi si stabilì, facendone una chiesa dedicata a San Michele Arcangelo, la Compagnia del SS. Nome di Gesù (o degli Angeli, o di San Michele) che fino a quel momento aveva avuto per sede la cappella di Sant’Antonio da Padova (oggi cappella di San Giovanni Evangelista) della chiesa superiore.
All’inizio del Quattrocento, quando sul sito più elevato di Chieri si iniziò ad erigere la nuova chiesa di San Giorgio Martire, per compensare il forte dislivello esistente fra la facciata e l’abside, sotto quest’ultima e le prime campate delle navate si dovette costruire un ampio vano di compensazione.
Non sappiamo quale uso ne sia stato fatto inizialmente. Ma verso la fine del XVI secolo vi si stabilì, facendone una chiesa dedicata a San Michele Arcangelo, la Compagnia del SS. Nome di Gesù (o degli Angeli, o di San Michele) che fino a quel momento aveva avuto per sede la cappella di Sant’Antonio da Padova (oggi cappella di San Giovanni Evangelista) della chiesa superiore.