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Parco Naturale del Monte Fenera

Il Parco Naturale del Monte Fenera, con superficie 3.378 ettari, si trova tra le province di Novara e Vercelli (tra i comuni di Boca, Borgosesia, Cavallirio, Grignasco, Prato Sesia, Valduggia) gestito da Ente di gestione delle Aree Protette della Valle Sesia. Composta da numerose cavità (in alcune di queste sono stati ritrovati resti di fauna preistorica come l’orso delle caverne e importanti ritrovamenti etnologici di diverse epoche, dal Paleolitico all’età romana).

La fauna, dati i diversi habitat, è caratterizzata da una grande varietà, tra cui: il Picchio rosso minore, il Picchio muratore e rampichino; tra i mammiferi il Cinghiale ed il Capriolo, la Capinera ed il Toporagno, il Falco pellegrino, la Rondine montana ed il Picchio muraiolo, il Torcicollo, il Picchio verde e il Frosone fra gli uccelli; il Capriolo e la Lepre, la Tortora, il Canapino e lo Zigolo nero, il Succiacapre ed il Falco pecchiaiolo, Ramarro, il Biacco e la Vipera comune che sono prede comuni del Biancone, rapace che popola i cieli del Parco assieme alla Poiana ed al Nibbio bruno. In autunno è possibile vedere grossi voli di Columbidi, Corvidi, Fringillidi e Turdidi, accompagnati da rapaci come Poiane e Pecchiaioli. Nel 1994 è avvenuta la prima nidificazione di Cicogna nera in Italia: dal 1996 il parco è centro di raccolta dei dati relativi a questo uccello forestale.

La flora è costituita da oltre 900 diverse specie botaniche, di cui circa 30 sono esclusive del Monte come la Daphne alpina, il relitto glaciale e ben 16 specie di felci, tra cui il capelvenere, l’Osmunda regalis, e la lingua cervina. Estesi tappeti di Pungitopo occupano il sottobosco meridionale ed occidentale del Monte Fenera.

Il 93% della superficie del Parco è coperta da boschi con prevalenza di castagno. Ad esso si accompagnano altre specie quali il frassino, la farnia, il rovere, il cerro, la betulla, l’acero, il pioppo tremolo, il ciliegio selvatico, il salice e il sorbo montano, la robinia ha invaso le colline meridionali, mentre negli avvallamenti umidi e lungo i torrenti sono presenti l’ontano ed il pioppo nero. Le conifere naturali (pino silvestre) sono presenti in modo sporadico mentre più diffuse sono quelle d’impianto, preferite dall’uomo per la rapidità di accrescimento (come il pino strobo).

Tra gli arbusti tipicamente presenti nei boschi si trovano il nocciolo, il corniolo, la sanguinella, il sambuco, il biancospino, l’evolino, il crespino ed il ligustro. Tra le piante erbacee oltre alle presenze più comuni di elleboro, ciclamino, polmonaria, campanellino, croco e dente di cane, vanno segnalate specie più rare come la Daphne alpina, Daphne laureola, Daphne mezereum, l’Iris graminea e la vite selvatica o rarissime, di elevato valore ornamentale, come la lingua cervina, la felce florida ed il capelvenere.


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