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Castelli

Castello di Roddi
Tipologia
Descrizione

Cenni storici Bisogna andare al secolo XI per rilevare la prima costruzione fortificata nello stesso luogo in cui ora si erge il Castello; la costruzione del Castello così come si presenta oggi risale probabilmente alla fine del Trecento/inizio Quattrocento verosimilmente opera della potente famiglia roddese dei Faletti. Procedendo, la proprietà passerà ai Mirandola e ai Chiesa. Durante il congresso di Vienna saranno i Savoia ad impossessarsi del Castello il quale diventerà successivamente prima bene statale e poi, definitivamente nel 2001, proprietà del Comune di Roddi. La struttura principale del Castello è parzialmente visitabile anche se in attesa di restauro mentre è stata oggetto di recente restauro la pertinenza: l’obbiettivo è di realizzare all’interno di essa una Scuola Internazionale di Cucina del Tartufo Bianco d’Alba. Attualmente è stata realizzata una moderna cucina didattica fornita di 12 moderne postazioni in acciaio che saranno utili ai turisti per imparare i fondamenti della cucina di Langa.
Info Tel. 39 338 956 9969 || Sito: http://www.castellodiroddi.it/
Aperture nei weekend e festivi. Per i mesi di Maggio e Giugno il sabato dalle 15.00 alle 18.00 e la domenica e i festivi dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00.
Luglio e Agosto limiteranno le visite nelle sole giornate di domenica e festivi con gli stessi orari.

A Settembre, Ottobre e Novembre (fino a domenica 11), per l’autunno del Tartufo Bianco d’Alba e la Fiera Internazionale, il castello tornerà a seguire gli orari più estesi del sabato, domenica e festivi.

Infine, ancora due aperture straordinarie nelle domeniche 18 e 25 novembre dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00.

Le visite (max 25 persone per gruppo) sono esclusivamente con accompagnamento.
Prezzi n.d.

Descrizione lunga

Cenni storici Bisogna andare al secolo XI per rilevare la prima costruzione fortificata nello stesso luogo in cui ora si erge il Castello; la costruzione del Castello così come si presenta oggi risale probabilmente alla fine del Trecento/inizio Quattrocento verosimilmente opera della potente famiglia roddese dei Faletti. Procedendo, la proprietà passerà ai Mirandola e ai Chiesa. Durante il congresso di Vienna saranno i Savoia ad impossessarsi del Castello il quale diventerà successivamente prima bene statale e poi, definitivamente nel 2001, proprietà del Comune di Roddi. La struttura principale del Castello è parzialmente visitabile anche se in attesa di restauro mentre è stata oggetto di recente restauro la pertinenza: l’obbiettivo è di realizzare all’interno di essa una Scuola Internazionale di Cucina del Tartufo Bianco d’Alba. Attualmente è stata realizzata una moderna cucina didattica fornita di 12 moderne postazioni in acciaio che saranno utili ai turisti per imparare i fondamenti della cucina di Langa.
Info Tel. 39 338 956 9969 || Sito: http://www.castellodiroddi.it/
Aperture nei weekend e festivi. Per i mesi di Maggio e Giugno il sabato dalle 15.00 alle 18.00 e la domenica e i festivi dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00.
Luglio e Agosto limiteranno le visite nelle sole giornate di domenica e festivi con gli stessi orari.

A Settembre, Ottobre e Novembre (fino a domenica 11), per l’autunno del Tartufo Bianco d’Alba e la Fiera Internazionale, il castello tornerà a seguire gli orari più estesi del sabato, domenica e festivi.

Infine, ancora due aperture straordinarie nelle domeniche 18 e 25 novembre dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00.

Le visite (max 25 persone per gruppo) sono esclusivamente con accompagnamento.
Prezzi n.d.

Castello di Rocca Grimalda – AL
Tipologia
Descrizione

Cenni storici La costruzione del castello si è sviluppata attorno alla possente torre circolare dal XII-XIII secolo. Costituito inizialmente da una struttura poligonale destinata alle truppe di sorveglianza, il castello era compreso nel feudo dei Malaspina, venne poi trasformato in residenza nobiliare dalla famiglia alessandrina dei Trotti intorno alla metà del '400. Nel 1570 i Grimaldi, illustri patrizi genovesi, lo acquistarono e vi risiedettero per più di 200 anni.La Cappella di ampie dimensioni è tuttora in uso. l giardino risale alla metà del '700, e recentemente restaurato, è diviso in 3 parti: il giardino all'italiana, il giardino romantico, e il giardino segreto con erbe aromatiche e officinali, di ispirazione monastico medievale.
Il castello è tuttora abitato dai proprietari, una numerosa famiglia di antiche origini tra Liguria e Piemonte.

Info Tel. 0143 873128, 334 3387659, 334 1574751 | Mail: [email protected] | Sito: www.castelloroccagrimalda.it

Aperture 25 aprile; 13 e 27 maggio; 2, 3 e 24 giugno; 29 luglio; 15 e 26 agosto; 30 settembre; 7 ottobre; 15.00-18.00. Aperto su prenotazione per visitatori individuali (min. 2 persone) e gruppi.

Prezzi Intero € 8; ridotto (7-16 anni) € 4; gruppi (min. 25 persone) € 6; scuole € 4; gratuito fino a 6 anni. Gratuito il 27 maggio.

Descrizione lunga

Cenni storici La costruzione del castello si è sviluppata attorno alla possente torre circolare dal XII-XIII secolo. Costituito inizialmente da una struttura poligonale destinata alle truppe di sorveglianza, il castello era compreso nel feudo dei Malaspina, venne poi trasformato in residenza nobiliare dalla famiglia alessandrina dei Trotti intorno alla metà del '400. Nel 1570 i Grimaldi, illustri patrizi genovesi, lo acquistarono e vi risiedettero per più di 200 anni.La Cappella di ampie dimensioni è tuttora in uso. l giardino risale alla metà del '700, e recentemente restaurato, è diviso in 3 parti: il giardino all'italiana, il giardino romantico, e il giardino segreto con erbe aromatiche e officinali, di ispirazione monastico medievale.
Il castello è tuttora abitato dai proprietari, una numerosa famiglia di antiche origini tra Liguria e Piemonte.

Info Tel. 0143 873128, 334 3387659, 334 1574751 | Mail: [email protected] | Sito: www.castelloroccagrimalda.it

Aperture 25 aprile; 13 e 27 maggio; 2, 3 e 24 giugno; 29 luglio; 15 e 26 agosto; 30 settembre; 7 ottobre; 15.00-18.00. Aperto su prenotazione per visitatori individuali (min. 2 persone) e gruppi.

Prezzi Intero € 8; ridotto (7-16 anni) € 4; gruppi (min. 25 persone) € 6; scuole € 4; gratuito fino a 6 anni. Gratuito il 27 maggio.

Castello di Pozzolo Formigaro – AL
Tipologia
Descrizione

Cenni storici Le prime notizie di Pozzolo risalgono al sec. X, entrò ben presto nell'orbita del comune di Tortona e fu da essa fortificato alla fine dell'XI sec. Fu conquistato, con Tortona, nel 1155, dal Barbarossa. Conterà varie proprietà, fino alla famiglia Scaglia e da questa, grazie ad un matrimonio, ai marchesi Morando. L'ultimo Morando lo lasciò in eredità al figliastro avvocato G.Battista Oddini che lo donò al Comune di Pozzolo Formigaro. Il Castello è, oggi, sede del Municipio.

Info Tel. 0143 417054 | Mail: [email protected] | Sito: www.pozzoloformigaro.gov.it

Aperture Nei mesi di maggio, giugno, settembre ed ottobre: ogni domenica 15.00-18.30

Prezzi Gratuito.

Descrizione lunga

Cenni storici Le prime notizie di Pozzolo risalgono al sec. X, entrò ben presto nell'orbita del comune di Tortona e fu da essa fortificato alla fine dell'XI sec. Fu conquistato, con Tortona, nel 1155, dal Barbarossa. Conterà varie proprietà, fino alla famiglia Scaglia e da questa, grazie ad un matrimonio, ai marchesi Morando. L'ultimo Morando lo lasciò in eredità al figliastro avvocato G.Battista Oddini che lo donò al Comune di Pozzolo Formigaro. Il Castello è, oggi, sede del Municipio.

Info Tel. 0143 417054 | Mail: [email protected] | Sito: www.pozzoloformigaro.gov.it

Aperture Nei mesi di maggio, giugno, settembre ed ottobre: ogni domenica 15.00-18.30

Prezzi Gratuito.

Castello di Piovera
Tipologia
Descrizione

Cenni storici Circondato da un vasto parco con annessa tenuta agricola è tuttora difeso da una cinta muraria e da un fossato risalenti al XIV sec. Nasce come fortezza con i Visconti di Milano. Passa successivamente ai Mandelli, ai Gallarati, agli spagnoli, agli Sforza ed ai Savoia che nel Seicento insignirono del feudo di Piovera Francesco Maria Balbi, famiglia che "tenne" il castello per quasi tre secoli. Nel XIX sec. venne trasformato in dimora signorile dall’attuale aspetto romantico, senza però intaccare l’originale struttura a “U”. Il castello porta ancora tracce di intonaco nero, forse a lutto per la morte di Napoleone Bonaparte. Dagli anni Sessanta appartiene al Conte Niccolò Calvi di Bergolo che lo aprì al pubblico divenendo un pioniere e un esempio tra i proprietari di dimore storiche private.

Info Tel. 0131 698128, 0131 698121, 346 2341141 | Mail: [email protected] | Sito:  www.castellodipiovera.it

Aperture Da aprile ad ottobre: domenica; 25 aprile; 1 maggio. Visita guidata alle 15.30. Aperto su prenotazione per gruppi (min. 20 persone).

Prezzi Intero € 10; ridotto (fino a 15 anni) € 5; gruppi (min. 15 persone) € 9; scuole € 6 (laboratorio) o € 10 (visita e laboratorio); gratuito per disabili, capogruppo.

Descrizione lunga

Cenni storici Circondato da un vasto parco con annessa tenuta agricola è tuttora difeso da una cinta muraria e da un fossato risalenti al XIV sec. Nasce come fortezza con i Visconti di Milano. Passa successivamente ai Mandelli, ai Gallarati, agli spagnoli, agli Sforza ed ai Savoia che nel Seicento insignirono del feudo di Piovera Francesco Maria Balbi, famiglia che "tenne" il castello per quasi tre secoli. Nel XIX sec. venne trasformato in dimora signorile dall’attuale aspetto romantico, senza però intaccare l’originale struttura a “U”. Il castello porta ancora tracce di intonaco nero, forse a lutto per la morte di Napoleone Bonaparte. Dagli anni Sessanta appartiene al Conte Niccolò Calvi di Bergolo che lo aprì al pubblico divenendo un pioniere e un esempio tra i proprietari di dimore storiche private.

Info Tel. 0131 698128, 0131 698121, 346 2341141 | Mail: [email protected] | Sito:  www.castellodipiovera.it

Aperture Da aprile ad ottobre: domenica; 25 aprile; 1 maggio. Visita guidata alle 15.30. Aperto su prenotazione per gruppi (min. 20 persone).

Prezzi Intero € 10; ridotto (fino a 15 anni) € 5; gruppi (min. 15 persone) € 9; scuole € 6 (laboratorio) o € 10 (visita e laboratorio); gratuito per disabili, capogruppo.

Castello di Pavone – TO
Tipologia
Descrizione

Cenni storici Il castello viene edificato fra il IX secolo e l'XI secolo. Nel 1888 ha inizio il restauro a cura di Alfredo d'Andrade, portato a termine dal figlio Ruy d'Andrade solo dopo la morte del celebre architetto. Nel 1981 viene dichiarato monumento nazionale. Nel 1991 viene acquistato dalla società Medic, diretta e fondata dal dott. Antonio Giodice, che lo restaura e adibisce a sede della società Medic, laboratorio per corsi di aggiornamento dei medici alle nuove tecnologie diagnostiche e struttura ricettiva (albergo e ristorante) e centro congressi. La struttura fa ancheda sfondo sugestivo a rievocazioni storiche, come le ferie medievali che si tengono a giugno.

Info Tel. 0125 672111 || Sito:  www.castellodipavone.com || Mail: [email protected]

 

Descrizione lunga

Cenni storici Il castello viene edificato fra il IX secolo e l'XI secolo. Nel 1888 ha inizio il restauro a cura di Alfredo d'Andrade, portato a termine dal figlio Ruy d'Andrade solo dopo la morte del celebre architetto. Nel 1981 viene dichiarato monumento nazionale. Nel 1991 viene acquistato dalla società Medic, diretta e fondata dal dott. Antonio Giodice, che lo restaura e adibisce a sede della società Medic, laboratorio per corsi di aggiornamento dei medici alle nuove tecnologie diagnostiche e struttura ricettiva (albergo e ristorante) e centro congressi. La struttura fa ancheda sfondo sugestivo a rievocazioni storiche, come le ferie medievali che si tengono a giugno.

Info Tel. 0125 672111 || Sito:  www.castellodipavone.com || Mail: [email protected]

 

Castello di Parella – TO
Tipologia
Descrizione

Cenni storici Il castello risale al XIII secolo e presenta rimaneggiamenti del XVII secolo. Già appartenente al casato dei San Martino e poi dei conti di Ivrea, fu edificato sui resti di una struttura dell'alto medioevo. Nel 2011 è stato battuto all'asta, come il castello di Mazzè e, successivamente, il castello di Cesnola. È stato acquistato dalla Società Manital con l'intento di recuperare la struttura e i terreni circostanti, i Vivai Canavesani e i vigneti già in passato DOCG, questi ultimi per produrre l'Erbaluce DOCG. È adibito a polo museale privato, agriturismo, sede per eventi e matrimoni. Offre i servizi più vari.

Info Tel: +39 0125 193 71 | Mail: [email protected] | Sito: https://www.vistaterra.it/it/

Aperture sempre aperto: 07-23 da lunedì a domenica, in caso di festività si consiglia di ricercare maggiori informazioni.

Prezzi n.d.

 

Descrizione lunga

Cenni storici Il castello risale al XIII secolo e presenta rimaneggiamenti del XVII secolo. Già appartenente al casato dei San Martino e poi dei conti di Ivrea, fu edificato sui resti di una struttura dell'alto medioevo. Nel 2011 è stato battuto all'asta, come il castello di Mazzè e, successivamente, il castello di Cesnola. È stato acquistato dalla Società Manital con l'intento di recuperare la struttura e i terreni circostanti, i Vivai Canavesani e i vigneti già in passato DOCG, questi ultimi per produrre l'Erbaluce DOCG. È adibito a polo museale privato, agriturismo, sede per eventi e matrimoni. Offre i servizi più vari.

Info Tel: +39 0125 193 71 | Mail: [email protected] | Sito: https://www.vistaterra.it/it/

Aperture sempre aperto: 07-23 da lunedì a domenica, in caso di festività si consiglia di ricercare maggiori informazioni.

Prezzi n.d.

 

Castello di Morsasco – AL
Tipologia
Descrizione

Cenni storici Il castello, citato dal XIII secolo, appartenne ai Del Bosco, ai Malaspina, ai Lodron, ai Gonzaga, ai Centurione Scotto e ai Pallavicino.
Nel corso dei secoli ha perso le caratteristiche militari dei primordi, e si presenta, oggi, come una dimora signorile dai grandi saloni e dalle piacevoli sale frutto dell'ampliamento settecentesco. Di grande bellezza è il camino in pietra del Salone Nuovo, fatto realizzare dai Lodron a inizio del ‘500 e la galleria del gioco della Pallacorda (inizio ‘700). Si possono visitare anche le prigioni del castello all'interno nella torre principale.

Info Tel. 334 3769833 | Mail [email protected]

Aperture Dall’8 aprile al 28 ottobre: sabato e domenica (chiuso ad agosto). Pasquetta; 25 aprile; 1 maggio. Visita guidata alle 15.30. Aperto su prenotazione per visitatori individuali (min. 2 persone) e gruppi (min. 10 persone).

Prezzi Intero € 8; ridotto € 6; scuole € 4; visite su prenotazione intero € 10; gruppi (min. 10 persone) € 8 (ogni 25 persone una gratuità); gratuito fino a 9 anni.

Descrizione lunga

Cenni storici Il castello, citato dal XIII secolo, appartenne ai Del Bosco, ai Malaspina, ai Lodron, ai Gonzaga, ai Centurione Scotto e ai Pallavicino.
Nel corso dei secoli ha perso le caratteristiche militari dei primordi, e si presenta, oggi, come una dimora signorile dai grandi saloni e dalle piacevoli sale frutto dell'ampliamento settecentesco. Di grande bellezza è il camino in pietra del Salone Nuovo, fatto realizzare dai Lodron a inizio del ‘500 e la galleria del gioco della Pallacorda (inizio ‘700). Si possono visitare anche le prigioni del castello all'interno nella torre principale.

Info Tel. 334 3769833 | Mail [email protected]

Aperture Dall’8 aprile al 28 ottobre: sabato e domenica (chiuso ad agosto). Pasquetta; 25 aprile; 1 maggio. Visita guidata alle 15.30. Aperto su prenotazione per visitatori individuali (min. 2 persone) e gruppi (min. 10 persone).

Prezzi Intero € 8; ridotto € 6; scuole € 4; visite su prenotazione intero € 10; gruppi (min. 10 persone) € 8 (ogni 25 persone una gratuità); gratuito fino a 9 anni.

Castello di Monticello d’Alba – CN
Tipologia
Descrizione

Il castello sorge in posizione scenografica, nelle terre del Roero. È una delle costruzioni medievali più rappresentative del Piemonte, sia come modello architettonico, sia per il perfetto stato di mantenimento. Dubbia è l'epoca della fondazione del Castello, è però certo che una fortificazione già esisteva prima del 1000.
I Vescovi di Asti furono signori di Monticello fino al 1372, e sotto il loro dominio, il feudo era governato da vassalli. In quel tempo il vescovo di Asti aveva insediato nel castello il vassallo Ludovico Malabalia, divenuto prepotente e tiranno. Sdegnato, il vescovo di Asti chiese allora l'aiuto dei Conti Roero, nobili di Asti e signori di Monteu, tra i più illustri e potenti feudatari dell'epoca. I Roero accorsi in aiuto, a capo delle loro milizie, posero l'assedio al castello e lo conquistarono, liberando dalle violenze del Malabalia. A seguito della vittoria, per riconoscenza, il Vescovo rinunciò al feudo di Monticello in favore dei salvatori, i Roero.
L'imponente quadrilatero si erge sui bastioni attorno ai quali un tempo correva il fossato. La facciata è delimitata da due torri, un torrione rotondo all'angolo destro e una torre quadrata. Costruito in mattoni a vista (5 milioni di pezzi) consiste di un piano terreno e di due sopraelevati con la parte superiore coronata da merli ghibellini a protezione del passo di ronda, che corre lungo tutto il perimetro del castello.
Le principali ristrutturazioni del castello furono fatte eseguire a fine ‘300 da Percivalle Roero, quando il castello venne munito di nuove difese.
Successivamente, nel 1785, il Conte Francesco Gennaro Roero Viceré di Sardegna, in occasione delle sue nozze con Paola del Carretto rinnovò ancora il castello: abolì il ponte levatoio, abbassò il livello del terrapieno; agli spalti e fossati sostituì bellissimi giardini, mentre nell'interno procedette con nuove decorazioni.
Il Castello di Monticello deve la sua fortuna al fatto di essere da seicento anni posseduto e abitato dalla famiglia dei Conti Roero.

Info Tel: +39 347 4437144 || Email: [email protected] || Web: http://www.roerodimonticello.it    https://www.facebook.com/CastelloRoero   http://instagram.com/castellomonticellodalba

Aperture 

2018
2, 8, 15, 22, 25 e 29 aprile;
1, 6, 13, 20 e 27 maggio;
2, 3, 10, 17 e 24 giugno;
1, 8, 15, 22 e 29 luglio;
5, 12, 15, 19 e 26 agosto;
9, 16, 23 e 30 settembre;
7, 14, 21 e 28 ottobre;
1, 4, 11, 18 e 25 novembre;
1, 2, 8, 9, 15 e 16 dicembre.

Aperto su prenotazione per gruppi (min. 15 persone).

Prezzi Intero € 7;
ridotto (Abbonamento Musei) e gruppi (min. 15 persone) € 6; ridotto (6-14 anni) e scuole € 4;
visita libera del parco € 2,5;
gratuito fino a 5 anni, disabili, guide turistiche, capogruppo, giornalisti.

Descrizione lunga

Il castello sorge in posizione scenografica, nelle terre del Roero. È una delle costruzioni medievali più rappresentative del Piemonte, sia come modello architettonico, sia per il perfetto stato di mantenimento. Dubbia è l'epoca della fondazione del Castello, è però certo che una fortificazione già esisteva prima del 1000.
I Vescovi di Asti furono signori di Monticello fino al 1372, e sotto il loro dominio, il feudo era governato da vassalli. In quel tempo il vescovo di Asti aveva insediato nel castello il vassallo Ludovico Malabalia, divenuto prepotente e tiranno. Sdegnato, il vescovo di Asti chiese allora l'aiuto dei Conti Roero, nobili di Asti e signori di Monteu, tra i più illustri e potenti feudatari dell'epoca. I Roero accorsi in aiuto, a capo delle loro milizie, posero l'assedio al castello e lo conquistarono, liberando dalle violenze del Malabalia. A seguito della vittoria, per riconoscenza, il Vescovo rinunciò al feudo di Monticello in favore dei salvatori, i Roero.
L'imponente quadrilatero si erge sui bastioni attorno ai quali un tempo correva il fossato. La facciata è delimitata da due torri, un torrione rotondo all'angolo destro e una torre quadrata. Costruito in mattoni a vista (5 milioni di pezzi) consiste di un piano terreno e di due sopraelevati con la parte superiore coronata da merli ghibellini a protezione del passo di ronda, che corre lungo tutto il perimetro del castello.
Le principali ristrutturazioni del castello furono fatte eseguire a fine ‘300 da Percivalle Roero, quando il castello venne munito di nuove difese.
Successivamente, nel 1785, il Conte Francesco Gennaro Roero Viceré di Sardegna, in occasione delle sue nozze con Paola del Carretto rinnovò ancora il castello: abolì il ponte levatoio, abbassò il livello del terrapieno; agli spalti e fossati sostituì bellissimi giardini, mentre nell'interno procedette con nuove decorazioni.
Il Castello di Monticello deve la sua fortuna al fatto di essere da seicento anni posseduto e abitato dalla famiglia dei Conti Roero.

Info Tel: +39 347 4437144 || Email: [email protected] || Web: http://www.roerodimonticello.it    https://www.facebook.com/CastelloRoero   http://instagram.com/castellomonticellodalba

Aperture 

2018
2, 8, 15, 22, 25 e 29 aprile;
1, 6, 13, 20 e 27 maggio;
2, 3, 10, 17 e 24 giugno;
1, 8, 15, 22 e 29 luglio;
5, 12, 15, 19 e 26 agosto;
9, 16, 23 e 30 settembre;
7, 14, 21 e 28 ottobre;
1, 4, 11, 18 e 25 novembre;
1, 2, 8, 9, 15 e 16 dicembre.

Aperto su prenotazione per gruppi (min. 15 persone).

Prezzi Intero € 7;
ridotto (Abbonamento Musei) e gruppi (min. 15 persone) € 6; ridotto (6-14 anni) e scuole € 4;
visita libera del parco € 2,5;
gratuito fino a 5 anni, disabili, guide turistiche, capogruppo, giornalisti.

Castello di Monteu Roero – CN
Tipologia
Descrizione

Il Castello posizionato in alto, sulla cima di una collina scoscesa, oltre ad assicurare una splendida vista sul Roero, garantiva la supremazia strategica, la sicurezza della fortezza e dei suoi abitanti. Motivo per il quale sono molti i nomi di imperatori e regine che hanno sfruttato la bellezza e la protezione di quella posizione ineguagliabile.
L'anno che può essere fatto coincidere con la nascita della storia del Castello è il 1041. Sotto il dominio dei Roero, il Castello viene ristrutturato lasciando in eredità alcuni particolari costruttivi dell'epoca di incredibile valore e bellezza. Spicca il capitello, nel portico del giardino interno, raffigurante lo scudo araldico con le tre ruote, stemma del casato dei Roero, e sorretto da figure d'angolo con lineamenti e abbigliamento da paggetti, giovani servitori di nobile famiglia.
Il Castello viene ampliato tra il 1570-1575 raggiungendo il periodo di massimo splendore. Purtroppo a causa del terremoto del 1887 alcune parti fortemente danneggiate vennero abbattute e mai più ricostruite. Cosi è giunto a noi pur mantenendo l'affascinante e minaccioso aspetto di un tempo. Nel 2012 è stato acquistato dalla famiglia Berta. Amanti delle sfide e in continua crescita, Gianfranco ed Enrico decidono di adibire il Castello a museo, creando così, un Museo dentro al Museo.

Info Tel: +39 333 7678652 Associazione Bel Monteu , +39 0141 739528 Distillerie Berta || Email: [email protected]  ||  Web:http://www.castellomonteuroero.it

Aperture (2018)
8 e 22 aprile;
13 maggio;
16 e 17 giugno;
21 ottobre;
2 dicembre.

Aperto su prenotazione per gruppi (min. 30 persone).

Orario: 10.00-12.00, 14.00-18.00.

Prezzi Intero € 6;
gratuito fino a 10 anni.

Descrizione lunga

Il Castello posizionato in alto, sulla cima di una collina scoscesa, oltre ad assicurare una splendida vista sul Roero, garantiva la supremazia strategica, la sicurezza della fortezza e dei suoi abitanti. Motivo per il quale sono molti i nomi di imperatori e regine che hanno sfruttato la bellezza e la protezione di quella posizione ineguagliabile.
L'anno che può essere fatto coincidere con la nascita della storia del Castello è il 1041. Sotto il dominio dei Roero, il Castello viene ristrutturato lasciando in eredità alcuni particolari costruttivi dell'epoca di incredibile valore e bellezza. Spicca il capitello, nel portico del giardino interno, raffigurante lo scudo araldico con le tre ruote, stemma del casato dei Roero, e sorretto da figure d'angolo con lineamenti e abbigliamento da paggetti, giovani servitori di nobile famiglia.
Il Castello viene ampliato tra il 1570-1575 raggiungendo il periodo di massimo splendore. Purtroppo a causa del terremoto del 1887 alcune parti fortemente danneggiate vennero abbattute e mai più ricostruite. Cosi è giunto a noi pur mantenendo l'affascinante e minaccioso aspetto di un tempo. Nel 2012 è stato acquistato dalla famiglia Berta. Amanti delle sfide e in continua crescita, Gianfranco ed Enrico decidono di adibire il Castello a museo, creando così, un Museo dentro al Museo.

Info Tel: +39 333 7678652 Associazione Bel Monteu , +39 0141 739528 Distillerie Berta || Email: [email protected]  ||  Web:http://www.castellomonteuroero.it

Aperture (2018)
8 e 22 aprile;
13 maggio;
16 e 17 giugno;
21 ottobre;
2 dicembre.

Aperto su prenotazione per gruppi (min. 30 persone).

Orario: 10.00-12.00, 14.00-18.00.

Prezzi Intero € 6;
gratuito fino a 10 anni.

Castello di Montestrutto
Tipologia
Descrizione

Cenni storici Il castello di Montestrutto si trova sul percorso del fiume Dora Baltea ai piedi delle Alpi e vicino alla città di Ivrea. Si erge intorno ad una torre costruita nel IX secolo a difesa di un vicino monastero di benedettini. I signori di Montestrutto dovevano quindi i loro privilegi ed il potere ai conti vescovi di questa città. Nel XIV secolo passò sotto il dominio dei Savoia e seguì le vicende della potente castellata di Settimo Vittone.Nel XVI secolo fu devastato durante le guerre tra Francesi e Spagnoli e smantellato per motivi strategici a favore della Francia, eliminando gli ostacoli possibili per eventuali passaggi di truppe francesi. Fu ricostruito nel XX secolo in stile neogotico, come appare tutt'ora.

Descrizione lunga

Cenni storici Il castello di Montestrutto si trova sul percorso del fiume Dora Baltea ai piedi delle Alpi e vicino alla città di Ivrea. Si erge intorno ad una torre costruita nel IX secolo a difesa di un vicino monastero di benedettini. I signori di Montestrutto dovevano quindi i loro privilegi ed il potere ai conti vescovi di questa città. Nel XIV secolo passò sotto il dominio dei Savoia e seguì le vicende della potente castellata di Settimo Vittone.Nel XVI secolo fu devastato durante le guerre tra Francesi e Spagnoli e smantellato per motivi strategici a favore della Francia, eliminando gli ostacoli possibili per eventuali passaggi di truppe francesi. Fu ricostruito nel XX secolo in stile neogotico, come appare tutt'ora.

Castello di Montecavallo – Vigliano Biellese BI
Tipologia
Descrizione

Il castello di Montecavallo si trova nella cornice delle prealpi biellesi, in posizione baricentrica tra Torino e Milano. Votato da sempre alla produzione vitivinicola, da visitare per il suo caratteristico stile neogotico, uno dei pochi esempi italiani, e per l’ospitalità della sua proprietaria che cura personalmente le visite guidate e l’accoglienza nell’agriturismo. Per passeggiare nella quiete della proprietà e godere della raffinatezza dei menù proposti dall’azienda agricola, preparati con passione e con i prodotti dell’orto e del territorio, serviti in un contesto raffinato e suggestivo. 

Info Tel: 333 4348405 Agriturismo e B&B, 348 2351455 Vini e Azienda Vitivinicola  ||  Email: [email protected]  ||  Web: http://www.castellodimontecavallo.it   https://www.facebook.com/CastelloMontecavallo/

 

Descrizione lunga

Il castello di Montecavallo si trova nella cornice delle prealpi biellesi, in posizione baricentrica tra Torino e Milano. Votato da sempre alla produzione vitivinicola, da visitare per il suo caratteristico stile neogotico, uno dei pochi esempi italiani, e per l’ospitalità della sua proprietaria che cura personalmente le visite guidate e l’accoglienza nell’agriturismo. Per passeggiare nella quiete della proprietà e godere della raffinatezza dei menù proposti dall’azienda agricola, preparati con passione e con i prodotti dell’orto e del territorio, serviti in un contesto raffinato e suggestivo. 

Info Tel: 333 4348405 Agriturismo e B&B, 348 2351455 Vini e Azienda Vitivinicola  ||  Email: [email protected]  ||  Web: http://www.castellodimontecavallo.it   https://www.facebook.com/CastelloMontecavallo/

 

Castello di Monasterolo di Savigliano – CN
Tipologia
Descrizione

Le prime citazioni di Monasterolo risalgono ad un documento del 907. Il nome del luogo deriva da un monastero benedettino, forse patrimonio di Nonantola, attorno al quale si formò il centro abitato.
L'erezione dell'imponente maniero è datata al XIII secolo (1241) ed è attribuita all'iniziativa di Raimondo e Ottone Boverio, capostipiti dei Marchesi di Busca delle Langhe e di Rossana.
Distrutto durante le guerre del 1357-1363, che sconvolsero Monasterolo, il castello venne ricostruito dai Marchesi di Saluzzo. Risale infatti a questo periodo la massiccia struttura contemporanea, nonché le tre torrette angolari e la torre cilindrica di sud-ovest, unitamente al fossato perimetrale ed alla porta del "Rivellino".
Nel 1378 fu acquistato dai Solaro di Asti, con versamento di "fiorini 13.000 d'oro di Fiorenza" al conte Amedeo VI di Savoia. Iniziò così il casato dei Solaro di Monasterolo, poi conti nel Seicento.
Nella primavera del 1630, l'esercito del cardinale Richelieu installò il campo a Monasterolo, in guerra con il duca sabaudo Carlo Emanuele I.
Il maniero dal Quattrocento al Settecento fu soggetto a numerosi lavori di ristrutturazione per ingentilire l'abitazione: l'aggiunta delle volte unghiate in alcuni ambienti, la costruzione della scenografica scala a tre rampe su pilastri e la copertura del tetto.
Nel Novecento, la contessa Maria Solaro di Monasterolo, alienò il castello al comune di Monasterolo (1928).

Info Tel: +39 0172 373026 Fax: +39 0172 373174 || Email: [email protected] ||  Web: http://www.comune.monasterolodisavigliano.cn.it

Aperture 2018
22 aprile;
13 maggio;
3 giugno;
1 luglio;
15 e 16 settembre;
14 ottobre

Prezzi gratuito

Descrizione lunga

Le prime citazioni di Monasterolo risalgono ad un documento del 907. Il nome del luogo deriva da un monastero benedettino, forse patrimonio di Nonantola, attorno al quale si formò il centro abitato.
L'erezione dell'imponente maniero è datata al XIII secolo (1241) ed è attribuita all'iniziativa di Raimondo e Ottone Boverio, capostipiti dei Marchesi di Busca delle Langhe e di Rossana.
Distrutto durante le guerre del 1357-1363, che sconvolsero Monasterolo, il castello venne ricostruito dai Marchesi di Saluzzo. Risale infatti a questo periodo la massiccia struttura contemporanea, nonché le tre torrette angolari e la torre cilindrica di sud-ovest, unitamente al fossato perimetrale ed alla porta del "Rivellino".
Nel 1378 fu acquistato dai Solaro di Asti, con versamento di "fiorini 13.000 d'oro di Fiorenza" al conte Amedeo VI di Savoia. Iniziò così il casato dei Solaro di Monasterolo, poi conti nel Seicento.
Nella primavera del 1630, l'esercito del cardinale Richelieu installò il campo a Monasterolo, in guerra con il duca sabaudo Carlo Emanuele I.
Il maniero dal Quattrocento al Settecento fu soggetto a numerosi lavori di ristrutturazione per ingentilire l'abitazione: l'aggiunta delle volte unghiate in alcuni ambienti, la costruzione della scenografica scala a tre rampe su pilastri e la copertura del tetto.
Nel Novecento, la contessa Maria Solaro di Monasterolo, alienò il castello al comune di Monasterolo (1928).

Info Tel: +39 0172 373026 Fax: +39 0172 373174 || Email: [email protected] ||  Web: http://www.comune.monasterolodisavigliano.cn.it

Aperture 2018
22 aprile;
13 maggio;
3 giugno;
1 luglio;
15 e 16 settembre;
14 ottobre

Prezzi gratuito

Castello di Monastero Bormida – AT
Tipologia
Descrizione

Originariamente il castello era un monastero e la attuale torre era il campanile. Nel corso del XV secolo fu aggiunta una prima struttura difensiva dai marchesi del Carretto a cui fecero seguito successive ristrutturazioni ed ampliamenti, come l'arco di epoca medioevale che unisce il castello alla torre. La torre, alta 27 metri in stile lombardo, presenta fregi ed archetti pensili realizzati in mattoni e pietre. Oggi il castello ha una facciata seicentesca e mantiene sul retro la loggia cinquecentesca che è anche visitabile. La famiglia Carretto a metà del XIX secolo cedette la proprietà alla famiglia Della Rovere a cui seguì la famiglia Polleri di Genova che la vendette al comune, attuale proprietario.
Antistante al castello la caratteristica alzata a ponte e per accedere all'interno è necessario attraversare la vecchia porta di ingresso nell'antica cinta muraria.

Info Tel: +39 0144 88012, +39 328 0410869, Fax: +39 0144 88450 || Email: [email protected] ||  Web: http://www.comune.monasterobormida.at.it

Aperture 13 maggio; 10 e 24 giugno; 8 e 22 luglio; 5 e 19 agosto; 16 settembre; 7 ottobre.
Visite guidate ogni ora 15.00-18.00. Aperto su prenotazione per visitatori individuali (min. 5 persone) e gruppi.

Prezzi Intero € 3; ridotto (7-14 anni) e gruppi (min. 30 persone) € 2; gratuito fino a 6 anni.

Descrizione lunga

Originariamente il castello era un monastero e la attuale torre era il campanile. Nel corso del XV secolo fu aggiunta una prima struttura difensiva dai marchesi del Carretto a cui fecero seguito successive ristrutturazioni ed ampliamenti, come l'arco di epoca medioevale che unisce il castello alla torre. La torre, alta 27 metri in stile lombardo, presenta fregi ed archetti pensili realizzati in mattoni e pietre. Oggi il castello ha una facciata seicentesca e mantiene sul retro la loggia cinquecentesca che è anche visitabile. La famiglia Carretto a metà del XIX secolo cedette la proprietà alla famiglia Della Rovere a cui seguì la famiglia Polleri di Genova che la vendette al comune, attuale proprietario.
Antistante al castello la caratteristica alzata a ponte e per accedere all'interno è necessario attraversare la vecchia porta di ingresso nell'antica cinta muraria.

Info Tel: +39 0144 88012, +39 328 0410869, Fax: +39 0144 88450 || Email: [email protected] ||  Web: http://www.comune.monasterobormida.at.it

Aperture 13 maggio; 10 e 24 giugno; 8 e 22 luglio; 5 e 19 agosto; 16 settembre; 7 ottobre.
Visite guidate ogni ora 15.00-18.00. Aperto su prenotazione per visitatori individuali (min. 5 persone) e gruppi.

Prezzi Intero € 3; ridotto (7-14 anni) e gruppi (min. 30 persone) € 2; gratuito fino a 6 anni.

Castello di Mazzé – TO
Tipologia
Descrizione

Cenni storici Il castello di Mazzè è stato costruito nel XII secolo su volere dei conti di Valperga. Esso comprende in realtà due diverse strutture: la maggiore, del sec. XV°, ed una minore, del sec. XIV°, divise semplicemente dal parco attorno il complesso. Il castello di Mazzè attualmente ha un aspetto neogotico. Il Castello Grande, con pianta rettangolare, presenta gradevoli affreschi, fini decorazioni e pregevoli interni. Il castello più piccolo è anche il più antico e presenta mura merlate e un’alta torre a pianta quadrata con bifore in cotto. I sotterranei, in parte di epoca celtica e romana, ospitano il Museo degli Strumenti della Santa Inquisizione. All’interno della cinta si può ammirare la grande Piazza d’Armi e i giardini interni.

Info Email  [email protected]

 

 

Descrizione lunga

Cenni storici Il castello di Mazzè è stato costruito nel XII secolo su volere dei conti di Valperga. Esso comprende in realtà due diverse strutture: la maggiore, del sec. XV°, ed una minore, del sec. XIV°, divise semplicemente dal parco attorno il complesso. Il castello di Mazzè attualmente ha un aspetto neogotico. Il Castello Grande, con pianta rettangolare, presenta gradevoli affreschi, fini decorazioni e pregevoli interni. Il castello più piccolo è anche il più antico e presenta mura merlate e un’alta torre a pianta quadrata con bifore in cotto. I sotterranei, in parte di epoca celtica e romana, ospitano il Museo degli Strumenti della Santa Inquisizione. All’interno della cinta si può ammirare la grande Piazza d’Armi e i giardini interni.

Info Email  [email protected]

 

 

Castello di Massazza – BI
Tipologia
Descrizione

Cenni storici Probabilmente Celto Ligure, poi passato ai Romani e successivamente fortificazione Longobarda; l'edificio fu incastellato intorno all'anno Mille. Tipico borgo difensivo Medioevale, deposito di derrate e prodotti agricoli ricovero delle greggi stanziali nella zona e difesa del paese, vi si conservano Are Celtiche con coppelle votive e testimonianze di epoca Templare con simboli della tipica Croce. Nel 1200 dei Guala di Casalvolone, per tutto il 1300 dei Visconti di Milano i quali lo caratterizzarono con diverse monofore tipiche dei castelli lombardi, una in particolare considerata tra le più belle del Piemonte. Dal 1400 a tutto il 1800 della famiglia Avogadro. Dal 1978 della famiglia Cavallari, la quale sta operando un paziente recupero rifondando la Rocca come abitazione ed in parte offrendo il bene per eventi, mostre e fiere avendo sistemato sale con servizi e grande cucina; è stato inoltre creato un teatro arena con formidabile acustica e suggestivo impatto scenico.

Info Tel 3358001258 oppure  0161852020 || Email:  [email protected] || Sito: https://www.castellomassazza.com/

 

Descrizione lunga

Cenni storici Probabilmente Celto Ligure, poi passato ai Romani e successivamente fortificazione Longobarda; l'edificio fu incastellato intorno all'anno Mille. Tipico borgo difensivo Medioevale, deposito di derrate e prodotti agricoli ricovero delle greggi stanziali nella zona e difesa del paese, vi si conservano Are Celtiche con coppelle votive e testimonianze di epoca Templare con simboli della tipica Croce. Nel 1200 dei Guala di Casalvolone, per tutto il 1300 dei Visconti di Milano i quali lo caratterizzarono con diverse monofore tipiche dei castelli lombardi, una in particolare considerata tra le più belle del Piemonte. Dal 1400 a tutto il 1800 della famiglia Avogadro. Dal 1978 della famiglia Cavallari, la quale sta operando un paziente recupero rifondando la Rocca come abitazione ed in parte offrendo il bene per eventi, mostre e fiere avendo sistemato sale con servizi e grande cucina; è stato inoltre creato un teatro arena con formidabile acustica e suggestivo impatto scenico.

Info Tel 3358001258 oppure  0161852020 || Email:  [email protected] || Sito: https://www.castellomassazza.com/

 

Castello di Masino – Caravino TO
Tipologia
Descrizione

Cenni storici Da oltre mille anni, il Castello di Masino domina la vasta piana del Canavese da un’altura antistante la suggestiva barriera morenica della Serra di Ivrea, paesaggio intatto e infinito. Nel corso dei secoli l’illustre famiglia die Valperga convertì il Castello in residenza aristocratica, poi in elegante dimora di villeggiatura. A raccontare questo glorioso passato sono i saloni affrescati e arredati con sfarzo, le camere per gli ambasciatori, gli appartamenti privati, i salotti, le terrazze panoramiche: un raffinato sfoggio di cultura sei e settecentesca che trovò espressione anche negli ambienti dedicati alla celebrazione del sapere, come la preziosa biblioteca che conserva più di 25mila volumi antichi. Intorno, un monumentale parco romantico con uno dei più grandi labirinti d’Italia, un maestoso viale alberato, ampie radure e angoli scenografici che a primavera si inondano di eccezionali fioriture.

Info Tel. 0125 778100 | Mail: [email protected] | Sito: https://www.fondoambiente.it/luoghi/castello-e-parco-di-masino

Aperture Il Castello e Parco di Masino è aperto al pubblico dalle 10:00 alle 18:00* nei seguenti giorni da marzo a ottobre: dal martedì alla domenica 10:00 - 18:00; da novembre a metà dicembre dal venerdì alla domenica: 10:00 - 18:00. Apertura infrasettimanale su richiesta di scuole e gruppi. Il parco chiude alle ore 18 (nei festivi da giugno a settembre, alle ore 19). Il Museo delle Carrozze è visitabile solo sabato, domenica e i giorni festivi.

Prezzo Iscritti FAI: ingresso gratuito; Intero: € 11; Ridotto (4-14 anni): € 5; Bambini sotto i 4 anni: ingresso gratuito; Studenti fino ai 26 anni e soci Carta musei: € 7,50; Soci National Trust*, Soci Bienfaiteurs Amis du Louvre, portatori di handicap con un accompagnatore: ingresso gratuito; Famiglia: € 27: consente, oltre all’ingresso nel maestoso Parco e la caccia al tesoro, l’ingresso al Castello con una tariffa agevolata per le famiglie composte da 2 adulti e fino a 4 bambini (4 - 14 anni).

Descrizione lunga

Cenni storici Da oltre mille anni, il Castello di Masino domina la vasta piana del Canavese da un’altura antistante la suggestiva barriera morenica della Serra di Ivrea, paesaggio intatto e infinito. Nel corso dei secoli l’illustre famiglia die Valperga convertì il Castello in residenza aristocratica, poi in elegante dimora di villeggiatura. A raccontare questo glorioso passato sono i saloni affrescati e arredati con sfarzo, le camere per gli ambasciatori, gli appartamenti privati, i salotti, le terrazze panoramiche: un raffinato sfoggio di cultura sei e settecentesca che trovò espressione anche negli ambienti dedicati alla celebrazione del sapere, come la preziosa biblioteca che conserva più di 25mila volumi antichi. Intorno, un monumentale parco romantico con uno dei più grandi labirinti d’Italia, un maestoso viale alberato, ampie radure e angoli scenografici che a primavera si inondano di eccezionali fioriture.

Info Tel. 0125 778100 | Mail: [email protected] | Sito: https://www.fondoambiente.it/luoghi/castello-e-parco-di-masino

Aperture Il Castello e Parco di Masino è aperto al pubblico dalle 10:00 alle 18:00* nei seguenti giorni da marzo a ottobre: dal martedì alla domenica 10:00 - 18:00; da novembre a metà dicembre dal venerdì alla domenica: 10:00 - 18:00. Apertura infrasettimanale su richiesta di scuole e gruppi. Il parco chiude alle ore 18 (nei festivi da giugno a settembre, alle ore 19). Il Museo delle Carrozze è visitabile solo sabato, domenica e i giorni festivi.

Prezzo Iscritti FAI: ingresso gratuito; Intero: € 11; Ridotto (4-14 anni): € 5; Bambini sotto i 4 anni: ingresso gratuito; Studenti fino ai 26 anni e soci Carta musei: € 7,50; Soci National Trust*, Soci Bienfaiteurs Amis du Louvre, portatori di handicap con un accompagnatore: ingresso gratuito; Famiglia: € 27: consente, oltre all’ingresso nel maestoso Parco e la caccia al tesoro, l’ingresso al Castello con una tariffa agevolata per le famiglie composte da 2 adulti e fino a 4 bambini (4 - 14 anni).

Castello di Guarene – CN
Tipologia
Descrizione

Cenni storici Da sette secoli il castello domina la collina di Guarene.
Nel Medioevo era un fortilizio, nel XVIII secolo diventò la nuova dimora estiva dei conti Roero, disegnata personalmente e costruita dal più noto della casata, il conte Carlo Giacinto, una significativa figura di aristocratico illuminato del Settecento piemontese. E’ una costruzione imponente a tre piani, che tocca i 25 metri d’altezza, circondata da vasti ed eleganti giardini. Si affaccia sull’intera arcata di colline riconosciute come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. È stato abitato per decine di generazioni dai Roero di Guarene, della Vezza e di Piobesi, una importante famiglia dell’aristocrazia piemontese. Nel 1899 passò per eredità ai Provana di Collegno. Passato nel 2011 ad altra proprietà, è stato destinato ad una nuova vocazione che combina l’assoluto rispetto del valore museale con una ospitalità di alto livello, dove si possono organizzare eventi e matrimoni, con la possibilità di pernottamento.

Info Tel: +39 0173 441332 / Fax: +39 0173 228449 || Mail: [email protected] || Sito https://www.castellodiguarene.com/

 

Descrizione lunga

Cenni storici Da sette secoli il castello domina la collina di Guarene.
Nel Medioevo era un fortilizio, nel XVIII secolo diventò la nuova dimora estiva dei conti Roero, disegnata personalmente e costruita dal più noto della casata, il conte Carlo Giacinto, una significativa figura di aristocratico illuminato del Settecento piemontese. E’ una costruzione imponente a tre piani, che tocca i 25 metri d’altezza, circondata da vasti ed eleganti giardini. Si affaccia sull’intera arcata di colline riconosciute come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. È stato abitato per decine di generazioni dai Roero di Guarene, della Vezza e di Piobesi, una importante famiglia dell’aristocrazia piemontese. Nel 1899 passò per eredità ai Provana di Collegno. Passato nel 2011 ad altra proprietà, è stato destinato ad una nuova vocazione che combina l’assoluto rispetto del valore museale con una ospitalità di alto livello, dove si possono organizzare eventi e matrimoni, con la possibilità di pernottamento.

Info Tel: +39 0173 441332 / Fax: +39 0173 228449 || Mail: [email protected] || Sito https://www.castellodiguarene.com/

 

Castello di Gabiano – AL
Tipologia
Descrizione

Cenni storici: Da sempre luogo pregno di importanza strategica ed economica, il castello si vede fulcro fra le più varie contese dei ducati limitrofi, finché il Duca Ferdinando di Mantova nel 1622, lo cederà ad Agostino Durazzo Pallavicini a saldo dei debiti contratti dalla corte di Mantova con la sua famiglia, concedendogli il titolo di Marchese di Gabiano. Saranno gli stessi Pallavicini a iniziare nel 1908 un secondo restauro (dopo quello Ottocentesco) affidandolo al Cusani che metterà in pratica i preziosi insegnamenti di Alfredo d'Andrade, ideatore del noto Castello e del Borgo Medievale nel Parco del Valentino di Torino. Oggi Giacomo Cattaneo Adorno Giustiniani e la sua famiglia proseguono l'opera di ristrutturazione e valorizzazione del castello; affiancandovi una produzione vinifera attenta alle conoscenze enologiche moderne ma rispettosa della tradizione.

Info: Tel. 0142 945004 | Mail: [email protected] | Sito: www.castello
digabiano.com
Aperture: 7-8 aprile; 13 e 27 maggio; 3 giugno; 23 settembre.
Visite guidate alle 10.00, 11.00,15.00, 16.00, 17.00. Sabato 7 aprile: 15.00, 16.00, 17.00.
Aperto su prenotazione per gruppi (min. 10 persone).

Biglietti: Intero € 10; ridotto (6-12 anni, over 65, Amici di Castelli Aperti) e gruppi (min. 10 persone) € 8; gratuito fino a 5 anni; scuole su richiesta (visita al parco).

Descrizione lunga

Cenni storici: Da sempre luogo pregno di importanza strategica ed economica, il castello si vede fulcro fra le più varie contese dei ducati limitrofi, finché il Duca Ferdinando di Mantova nel 1622, lo cederà ad Agostino Durazzo Pallavicini a saldo dei debiti contratti dalla corte di Mantova con la sua famiglia, concedendogli il titolo di Marchese di Gabiano. Saranno gli stessi Pallavicini a iniziare nel 1908 un secondo restauro (dopo quello Ottocentesco) affidandolo al Cusani che metterà in pratica i preziosi insegnamenti di Alfredo d'Andrade, ideatore del noto Castello e del Borgo Medievale nel Parco del Valentino di Torino. Oggi Giacomo Cattaneo Adorno Giustiniani e la sua famiglia proseguono l'opera di ristrutturazione e valorizzazione del castello; affiancandovi una produzione vinifera attenta alle conoscenze enologiche moderne ma rispettosa della tradizione.

Info: Tel. 0142 945004 | Mail: [email protected] | Sito: www.castello
digabiano.com
Aperture: 7-8 aprile; 13 e 27 maggio; 3 giugno; 23 settembre.
Visite guidate alle 10.00, 11.00,15.00, 16.00, 17.00. Sabato 7 aprile: 15.00, 16.00, 17.00.
Aperto su prenotazione per gruppi (min. 10 persone).

Biglietti: Intero € 10; ridotto (6-12 anni, over 65, Amici di Castelli Aperti) e gruppi (min. 10 persone) € 8; gratuito fino a 5 anni; scuole su richiesta (visita al parco).

Castello di Castellengo – Cossato BI
Tipologia
Descrizione

Cenni storici l Castello vanta origini antichissime risalenti ai primi anni del Mille. Sul finire del '600 la famiglia Frichignono, che ne fu proprietaria fino al 1883, cominciò la trasformazione della fortezza in residenza signorile, ingentilendo l'edificio con affreschi, stucchi e giardini terrazzati tuttora esistenti. Nel castello vissero, tra gli altri, l'illustre chirurgo Alessandro Sella (1810-1872) e lo storico Avv. Luigi Borello (1880-1946). Gli attuali proprietari, che risiedono stabilmente nel Castello, stanno portando avanti da decenni un'attenta opera di restauro dell'intero edificio.Le cantine ospitano la famosa casa vitivinicola Centovigne. Il Castello è una bellissima location per ricevimenti e offre tre camere signorili con formula B&B, una "suite nuziale" e due appartamenti-vacanza (2 + 2 posti letto cad.)

Info Tel:+39 335 525289 || Email: [email protected], info@centovigne.  || Web: http://www.castellengo.ithttps://www.facebook.com/castello.castellengo/   https://www.instagram.com/castellodicastellengo/

Aperture 2018 13 maggio; 1 luglio; 15 settembre. Aperto nelle festività: Pasqua; 1 maggio; 2 giugno; 15 agosto; 8 dicembre. Aperto su prenotazione per visitatori individuali (min. 2 persone) e gruppi (min. 5 persone). Orario 14-18.

Prezzi Intero € 10; gruppi (min. 5 persone) € 6; scuole € 3; gratuito fino a 10 anni.

 

Descrizione lunga

Cenni storici l Castello vanta origini antichissime risalenti ai primi anni del Mille. Sul finire del '600 la famiglia Frichignono, che ne fu proprietaria fino al 1883, cominciò la trasformazione della fortezza in residenza signorile, ingentilendo l'edificio con affreschi, stucchi e giardini terrazzati tuttora esistenti. Nel castello vissero, tra gli altri, l'illustre chirurgo Alessandro Sella (1810-1872) e lo storico Avv. Luigi Borello (1880-1946). Gli attuali proprietari, che risiedono stabilmente nel Castello, stanno portando avanti da decenni un'attenta opera di restauro dell'intero edificio.Le cantine ospitano la famosa casa vitivinicola Centovigne. Il Castello è una bellissima location per ricevimenti e offre tre camere signorili con formula B&B, una "suite nuziale" e due appartamenti-vacanza (2 + 2 posti letto cad.)

Info Tel:+39 335 525289 || Email: [email protected], info@centovigne.  || Web: http://www.castellengo.ithttps://www.facebook.com/castello.castellengo/   https://www.instagram.com/castellodicastellengo/

Aperture 2018 13 maggio; 1 luglio; 15 settembre. Aperto nelle festività: Pasqua; 1 maggio; 2 giugno; 15 agosto; 8 dicembre. Aperto su prenotazione per visitatori individuali (min. 2 persone) e gruppi (min. 5 persone). Orario 14-18.

Prezzi Intero € 10; gruppi (min. 5 persone) € 6; scuole € 3; gratuito fino a 10 anni.

 

Castello di Briona – NO
Tipologia
Descrizione

Il castello di Briona, di proprietà dei marchesi Solaroli, domina la pianura circostante e l'abitato dal retrostante pendio collinare. Le prime testimonianze della presenza di un edificio fortificato in questo luogo risalgono al 1140. Il complesso si presenta come un perfetto quadrilatero in buono stato di conservazione; nel corso dei secoli fu più volte riadattato ed è tuttora abitato. Le strutture risalgono prevalentemente al XIV e XV secolo; l'aspetto attuale, con ogni probabilità, gli fu dato alla fine del XV dal marchese Manfredo I Tornielli. All'interno è racchiuso un cortile pensile posto all'altezza del primo piano, sorretto da volte a crociera che posano su un pilastro centrale. Al piano terra si trovano la sala capitolare e la cripta. La struttura è sovrastata da un'alta torre con piccionaia ed è circondata da un parco.

Info Tel.+39 0321 826386 || Sito: http://www.comune.briona.no.it/it-it/vivere-il-comune/cosa-vedere/castello-di-briona-sec-xv-955-1-616af6b5ca7af3d24d9e8ff04483b429

 

Descrizione lunga

Il castello di Briona, di proprietà dei marchesi Solaroli, domina la pianura circostante e l'abitato dal retrostante pendio collinare. Le prime testimonianze della presenza di un edificio fortificato in questo luogo risalgono al 1140. Il complesso si presenta come un perfetto quadrilatero in buono stato di conservazione; nel corso dei secoli fu più volte riadattato ed è tuttora abitato. Le strutture risalgono prevalentemente al XIV e XV secolo; l'aspetto attuale, con ogni probabilità, gli fu dato alla fine del XV dal marchese Manfredo I Tornielli. All'interno è racchiuso un cortile pensile posto all'altezza del primo piano, sorretto da volte a crociera che posano su un pilastro centrale. Al piano terra si trovano la sala capitolare e la cripta. La struttura è sovrastata da un'alta torre con piccionaia ed è circondata da un parco.

Info Tel.+39 0321 826386 || Sito: http://www.comune.briona.no.it/it-it/vivere-il-comune/cosa-vedere/castello-di-briona-sec-xv-955-1-616af6b5ca7af3d24d9e8ff04483b429

 

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