Museo Diocesano
Il Museo diocesano di Torino ha sede nella chiesa inferiore della cattedrale di San Giovanni Battista ed è stato inaugurato l’11 dicembre 2008 dal cardinale Severino Poletto, allora arcivescovo della diocesi. La chiesa inferiore ha dimensioni e pianta esattamente uguali al duomo ed era destinata in origine ad ospitare le tombe dei Savoia e degli arcivescovi della città. Gli scavi archeologici, compiuti in anni recenti ed ora visibili nel museo hanno messo in luce i resti di tre chiese paleocristiane che occupavano l’area, demolite per la costruzione dell’attuale cattedrale: la prima dedicata al Salvatore, la seconda a san Giovanni Battista e la terza dedicata a santa Maria “de dompno”.
L’esposizione è stata suddivisa in aree tematiche tese a riflettere i momenti salienti della vita cristiana
Nell’area dedicata al battesimo, si trovano: il primo fonte battesimale del duomo, in pietra; una tempera su tavola di Martino Spanzotti, il Battesimo di Gesù Cristo.
La sezione mariana accoglie una particolare statua femminile realizzata in marmo greco, presumibilmente di reimpiego e di datazione incerta, ma che dovrebbe far parte di un Compianto.
Nell’area dedicata all’arte del Rinascimento ed alla liturgia pre-tridentina, insieme ai volumi ed alle decorazioni lapidee sono visibili: il centrotavola con lo stemma del cardinale della Rovere;
il trattato di architettura di Leon Battista Alberti; Madonna con sant’Anna, tempera su tavola, attribuita a Antoine de Lonhy; San Nicola da Bari, tempera su tavola, di Girolamo Giovenone;
Genealogia di Maria Vergine, tempera su tavola, di Gandolfino da Roreto; Sacra Famiglia con sant’Anna e santa Caterina d’Alessandria, tempera su tavola, di scuola bolognese.
Nel museo sono visibili parti delle strutture architettoniche riportate alla luce con gli scavi archeologici del 1996.
Il Museo diocesano di Torino ha sede nella chiesa inferiore della cattedrale di San Giovanni Battista ed è stato inaugurato l’11 dicembre 2008 dal cardinale Severino Poletto, allora arcivescovo della diocesi. La chiesa inferiore ha dimensioni e pianta esattamente uguali al duomo ed era destinata in origine ad ospitare le tombe dei Savoia e degli arcivescovi della città. Gli scavi archeologici, compiuti in anni recenti ed ora visibili nel museo hanno messo in luce i resti di tre chiese paleocristiane che occupavano l’area, demolite per la costruzione dell’attuale cattedrale: la prima dedicata al Salvatore, la seconda a san Giovanni Battista e la terza dedicata a santa Maria “de dompno”.
L’esposizione è stata suddivisa in aree tematiche tese a riflettere i momenti salienti della vita cristiana
Nell’area dedicata al battesimo, si trovano: il primo fonte battesimale del duomo, in pietra; una tempera su tavola di Martino Spanzotti, il Battesimo di Gesù Cristo.
La sezione mariana accoglie una particolare statua femminile realizzata in marmo greco, presumibilmente di reimpiego e di datazione incerta, ma che dovrebbe far parte di un Compianto.
Nell’area dedicata all’arte del Rinascimento ed alla liturgia pre-tridentina, insieme ai volumi ed alle decorazioni lapidee sono visibili: il centrotavola con lo stemma del cardinale della Rovere;
il trattato di architettura di Leon Battista Alberti; Madonna con sant’Anna, tempera su tavola, attribuita a Antoine de Lonhy; San Nicola da Bari, tempera su tavola, di Girolamo Giovenone;
Genealogia di Maria Vergine, tempera su tavola, di Gandolfino da Roreto; Sacra Famiglia con sant’Anna e santa Caterina d’Alessandria, tempera su tavola, di scuola bolognese.
Nel museo sono visibili parti delle strutture architettoniche riportate alla luce con gli scavi archeologici del 1996.
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