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Usseaux

Usseaux  è un borgo montano tra le montagne Olimpiche del Piemonte con una storia millenaria. Un territorio con panorami mozzafiato, contaminazioni con la cultura dei Valdesi e dell’Occitania, murales e meridiane. La storia romantica di Eugenio Brunetta e il mito del Dahu.

Usseaux e la sua storia fra ieri, oggi e domani

Il nome Usseaux ha origini celtiche da uxellos che vuol dire alto. Il paese fu attraversato da Giulio Cesare, che nel De Bello Gallico, parla del villaggio di nome Occellum. Le origini delle borgate di Usseaux sono legate ai popoli che nel tempo hanno abitato l’Alta Val Chisone : Liguri, Celti, Romani, Barbari, Bizantini, Provenzali, Longobardi, Saraceni.

Le prime notizie documentate sull’esistenza dei borghi più antichi di Usseaux risalgono all’anno 1064 quando la Contessa Adelaide fondò l’Abbazia di Santa Maria di Pinerolo donando ad essa i territori dell’alta valle. Nei secoli che seguirono, le borgate di Usseaux seguirono la storia dell’Alta Val Chisone passando con il Delfinato, il Regno di Francia, il Ducato dei Savoia fino nel 1860 all’unità d’Italia. Tra il XVIII e il XIX secolo il contado di Usseaux appartenne alla famiglia dei Conti Brunetta d’Usseaux.

Anche le borgate di Usseaux fecero parte della Repubblica degli Escartons  che fu un’esperienza amministrativa unica nel suo genere. La Repubblica fu governata da una federazione di cinque territori indipendenti gli Escartons, che corrispondevano a Briançon, Queyras, Casteldelfino, Pragelato e Oulx. Grazie a una forma di costituzione sottoscritta da oltre 50 comunità, le popolazioni di queste vallate alpine a cavallo tra l’Italia e la Francia, furono affrancate dalle servitù feudali e ottennero una serie di diritti.

Usseaux e il suo territorio

I cinque borghi di Usseaux fanno parte del territorio dei Parchi naturali dell’Orseria-Rocciavrè e del Gran Bosco di Salbertrand gestiti dall’Ente Parco delle Alpi Cozie. L’area montana si sviluppa in gran parte sulle pendici del monte Albergian con foreste e boschi di Larice e Pino Cembro, gestiti secondo i principi della certificazione PEFC .

Se andate al Pian dell’Alpe, un ampio pianoro a circa 2.000 metri di altitudine poco sopra la borgata di Balboutet, potete immergervi in un comprensorio unico sui 2000 metri che va dal Colle delle Finestre sino al Colle dell’Assietta. Un territorio che si estende dal Forte di Fenestrelle, la più grande fortificazione alpina d’Europa, sino al comprensorio montano dell’Alta Valle Susa e dell’Unione Montana dei Comuni Olimpici della Via Lattea che comprende i comuni di Pragelato, Sestriere, Sauze di Cesana, Cesana Torinese, Sauze d’Oulx e Claviere.

Da non perdere la Strada dell’Assietta, un’antica strada militare del XVIII secolo che si sviluppa al di sopra dei 2000 metri su un percorso di circa 40 km che collega il territorio del Comune di Usseaux con quello di Sestriere e dell’Alta Val Susa. La strada attraversa luoghi di grande bellezza paesaggistica ed è oggi meta di turisti in mountain bike, di turismo equestre e di trekking.

L’altra attrattiva è il Colle delle Finestre, un classico del ciclismo moderno con una salita di 18,7 km per 33 tornanti, un dislivello di 1.692 metri e una pendenza media del 9%.

Le 5 borgate che formano Usseaux

Tutte le borgate di Usseaux sono dei piccoli gioielli rurali che conservano ancora oggi buona parte della loro antica struttura e l’atmosfera di antichi villaggi alpini.

Usseaux capoluogo é il paese dei murales e del pane. Lungo la via centrale si incontrano costruzioni risalenti al ‘700 ristrutturate con dipinti o murales. In fondo al borgo si trovano il grande lavatoio e l’antico mulino della famiglia Canton, oggi completamente ristrutturato e funzionante, esempio e testimonianza delle tradizioni agricole del territorio.

La borgata di Balboutet è la borgata delle rondini, delle meridiane e del sole ma anche uno dei centri agricoli più importanti della val Chisone per l’allevamento bovino e per la produzione di formaggi a una quota di circa 1.600 metri s.l.m.

Laux è la borgata dell’acqua dove sorge un piccolo laghetto naturale.

Pourrières è la borgata alla base della salita dell’Assietta dove si trovano sagome artistiche dei soldati dell’epoca.

Fraisse è la borgata dei boschi e del legno dato che è un borgo circondato da boschi con sculture su pannelli di legno lungo le vie.

Tra Valdesi e Occitania

La storia di Usseaux si incrocia nel tempo con quella dei Valdesi e degli Occitani
che hanno fortemente influenzato l’evoluzione sociale e culturale del borgo.

I Valdesi sono una confessione protestante di impronta Calvinista nata nel XII secolo che in Italia ha la sua più forte presenza in Piemonte dove i valdesi si sono rifugiati dopo secoli di persecuzioni. Il movimento valdese è nato a Lione sul finire del 1100 per iniziativa del mercante Valdo, che abbandonò tutti i suoi beni per predicare il Vangelo. Il movimento si diffuse in tutta Europa, nonostante la scomunica dal Concilio di Verona del 1184. A metà del ‘500 furono organizzate delle campagne militari che distrussero molte comunità valdesi. I gruppi del Pinerolese e della Val Chisone seppero resistere.

Il 17 febbraio 1848 re Carlo Alberto concesse ai Valdesi i diritti civili. Ad oggi i valdesi contano in Piemonte 41 Chiese di cui 18 nelle Valli Valdesi che hanno il loro centro a Torre Pellice. La Chiesa valdese è organizzata secondo un sistema sinodale. Ogni Chiesa locale tiene le sue Assemblee. L’Assemblea di chiesa elegge i deputati al Sinodo Valdese che si tiene nell’ultima settimana di agosto a Torre Pellice.

L’Occitania  è un’area storico – geografica dell’Europa che fa riferimento alla Francia meridionale e a zone confinanti di Italia e Spagna. Le comunità occitane sono oggi molte e molto attive a partire dal Piemonte fino alla Catalogna fino a tutta la Francia del sud. La loro componente aggregante è la diffusione della lingua occitana, o lingua d’oc, evoluzione dell’occitano antico o provenzale che venne utilizzata dalla poesia trobatorica. Nelle borgate alpine delle valli si parla ancora il “patouà”, detto anche “l’occitano alpino”, una variante della lingua d’Oc.

L’identità occitanica si basa anche sulle tradizioni secolari legate alle musiche e alle danze popolari e ai costumi che ancora oggi hanno grande importanza per le comunità occitane. La rinascita della cultura occitana è dovuta principalmente alo scrittore e poeta francese Frédéric Mistral insignito nel 1904 del premio Nobel per la letteratura. Da un po’ di anni si svolge in estate Occit’amo  una grande festa diffusa che si svolge tra le Valli Stura, Maira, Po e Infernotto, Varaita, Grana e la Pianura del Saluzzese con tanti gruppi musicali, artisti e scrittori provenienti da tutta Italia e Francia, artisti e scrittori.

La nuova cooperativa di comunità Escarton Val Chisone

A inizio giugno 2022 è nata la nuova cooperativa di comunità Escarton Val Chisone che ha l’obiettivo di contrastare il fenomeno dello spopolamento delle aree montane e tutelare i territori. Si tratta di una realtà che ha sede sede a Usseaux, ma che opera tra i diversi comuni da Fenestrelle a Pragelato, da Sestriere a Roure, passando per Perosa Argentina.  La cooperativa Escarton Val Chisone vuole valorizzare il turismo per stimolare collaborazioni e la nascita di nuovi prodotti e servizi, per ottenere un territorio attrattivo per i turisti e per i residenti.

Una cooperativa di comunità è un modello di cooperativa in cui i cittadini sono sia produttori che fruitori dei servizi, che promuove le attività di singoli, imprese e istituzioni e favorisce la crescita e lo sviluppo sostenibile del territorio. Le cooperative di comunità sono fondamentali per le aree montane in quanto innescano processi di valorizzazione dei patrimoni che richiedono attenzioni e cure particolari.

Il Mansia : il tuttofare della comunità

A Usseaux e in altri comuni della Val Chisone esiste una carica elettiva oltre al sindaco e al consigliere comunale, quella del mansia. Si tratta di un vero responsabile della borgata che gode di massimo rispetto e autonomia per risolvere i problemi di ogni giorno.
Sono figure che fanno riferimento al periodo gallo-celtico quello di Asterix e Obelix. In un codice cinquecentesco si fa cenno al mansia e negli statuti comunali di fine ‘700, gli si riconosceva un ruolo importante nella tutela dei boschi. Ai tempi si occupavano della gestione di molte risorse condivise della comunità
La figura istituzionale del mansia è stata recentemente reintrodotta con successo in diversi comuni della Val Chisone come anche ad Usseaux
I mansia del XXI secolo continuano a offrire gratuitamente il loro amore e la loro passione per il territorio a cui si come volontari per risolvere concretamente i diversi problemi della comunità e farsi portavoce verso l’amministrazione comunale delle necessità dei loro borghi facendo di fatto come vera cerniera fra il sindaco e i consiglieri e le comunità locali delle diverse frazioni e dei diversi borghi.

Eugenio Brunetta d’Usseaux e le Olimpiadi

A partire dalle Olimpiadi di Torino 2006 è stata riscoperta la figura di Eugenio Brunetta d’Usseaux personaggio fondamentale nell’evoluzione del movimento olimpico mondiale.
Eugenio Brunetta d’Usseaux, nato a Vercelli il 14 dicembre 1857 e morto a Parigi l’ 8 gennaio 1919, è stato il primo e fino ad ora unico italiano segretario generale del Comitato Olimpico Internazionale. Figlio di una famiglia aristocratica torinese sposò una contessa russa che possedeva grandi tenute in Ucraina. Dopo la morte della moglie nel 1897 si trasferì a Parigi dove conobbe il barone Pierre de Coubertin di cui divenne amico e collaboratore. Nel 1897 fu cooptato all’interno del Comitato olimpico, di cui divenne segretario generale a partire dal 1908. Con questa carica tentò di portare a Roma la IV edizione dei giochi, disputatasi a Londra di cui fu poi il maggiore organizzatore. Come segretario del CIO gestì le Olimpiadi di Stoccolma del 1912 e provò a inserire nel programma olimpico gli sport invernali e le discipline collegate alla neve e al ghiaccio. Morì nel 1919 probabilmente mentre stava organizzando un viaggio in Russia per scoprire che fine avessero fatto i parenti della moglie dopo la rivoluzione d’ottobre. Ad Usseaux esiste il Punto Museo “Brunetta d’Usseaux – Protagonisti ed Eroi” dedicato alla figura del Conte.

Le leggende del territorio: il Dahu

Il Dahu è un animale leggendario che fa parte della tradizione delle leggende delle popolazioni delle aree montane europee dai Pirenei alle Alpi.
Secondo la la leggenda si tratterebbe di un mammifero quadrupede caratterizzato da gambe di lunghezza asimmetrica: quelle di destra più lunghe di quelle sinistra o viceversa, in modo da potersi muovere sui pendii montani. Nel primo caso, si parla di Dahu levogiro, nel secondo caso di dahu destrogiro. I dahu destrogiri avrebbero camminato, secondo la credenza, in senso orario mentre i Dahu levogiri avrebbero camminato in senso antiorario. Secondo altre tradizioni, le zampe più corte sarebbero quelle anteriori, per favorire la salita. La leggenda narra che il Dahu si sarebbe estinto perché incontrando gli umani, si sarebbe girato, precipitando a valle. Secondo il mito il dahu non avrebbe avuto distinzioni sessuali tra maschi e femmine, si sarebbe riprodotto deponendo uova, come specie di monotremi australiani e alcuni sostengono che siano dotati di un marsupio …

Usseaux in poche parole

Usseaux è un comune di 192 abitanti che fa parte della città metropolitana di Torino in Piemonte. Usseaux si trova nell’alta Val Chisone sulle Alpi Cozie nell’estremo occidentale della Regione Piemonte, all’interno della comunità montana Val Chisone e Germanasca. Il suo territorio comunale fa parte sia del Parco naturale Orsiera – Rocciavrè che del Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand. Il nome del comune è Usseaux in italiano, Ussiau in occitano Usseaux in francese Usseaux in piemontese. Il territorio del Comune è caratterizzato sul fondo valle dal corso del torrente Chisone. Sulla sponda idrografica sinistra si trovano la borgata capoluogo di Usseaux, e le altre Balboutet, Pourrieres e Fraisse mentre sulla sponda destra si trova la borgata Laux.

Usseaux in numeri

Usseaux è localizzata nel cuore delle montagne e delle valli olimpiche teatro delle Olimpiadi invernali di Torino 2006 a circa 80 km dalla città di Torino; 40 km dalla città di Pinerolo; 20 km dal Comune di Sestriere e circa 50 km dalla cittadina francese di Briançon. Il territorio comunale ha un’estensione di 38,32 kmq, e va dai 1.210 metri sul livello del mare del fondo valle sino alle cime più alte a 2.890 metri.
Il territorio comunale ha un’estensione di 38,32 kmq, va dai 1.210 metri sul livello del mare del fondo valle sino alle cime più alte a 2.890 metri.
La popolazione del comune ha seguito le dinamiche socio economiche del territorio. Si va dalla popolazione di 1474 abitanti censita nel 1861 fino ai 1203 censiti nel 1901, agli attuali 192; di cui poco più della metá effettivamente residente tutto l’anno nelle borgate di Usseaux. L’abbandono del territorio residente agli inizi del ‘900 è oggi un’emergenza anche se le comunità hanno provato a mettere in atto politiche e azioni di recupero della cultura e delle tradizioni locali, di valorizzazione dell’architettura alpina tipica e dell’intero patrimonio paesaggistico e ambientale del territorio, di salvaguardia delle comunità locali e dei servizi di base. La pandemia ha portato una crescita relativa della popolazione grazie allo smart working, ma i residenti sono cresciuti di poco.
Dal 2009 il Comune di Usseaux è infatti entrato a far parte nei Borghi piú belli d’Italia, delle Gemme del Piemonte, ha ottenuto la Bandiera Arancione del Touring Club e la Bandiera Verde di Legambiente oltre a fa parte dei Borghi sostenibili del Piemonte.

Vivere in un paese di montagna fra passato, presente e futuro

Vivere in un borgo in montagna è una scelta di vita non sempre facile, la montagna è meravigliosa, ma non è facile e non è per tutti. UNCEM, Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani  è l’organizzazione nazionale  che da oltre 60 anni raggruppa e rappresenta i comuni interamente e parzialmente montani le comunità montane e le Unioni di comuni montani, oltre ad associare varie amministrazioni ed enti come province, consorzi, camere di commercio operanti in montagna, per un bacino territoriale pari al 54% di quello nazionale e nel quale risiedono oltre 10 milioni di abitanti.

Uncem lavora tra gli altri per concorrere alla promozione e allo sviluppo dei territori montani,  consentire la piena applicazione dell’ultimo comma dell’articolo 44 della Costituzione  che sentenzia che “La legge dispone provvedimenti a favore delle zone montane”;  promuovere una politica per la montagna che inserisca le popolazioni montane nel più ampio processo di sviluppo perseguito ad ogni livello istituzionale.


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