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Curiosità

Curiosità geografiche sul Piemonte

Attorno al Piemonte gravitano diverse curiosità rispetto alla sua posizione geografica, e anche, potremmo dire, ai primati che detiene. Questa terra che subì conquiste da parte di celti, liguri, assoggettata ai romani dopo la seconda guerra punica, anche se il loro dominio non si estese alle zone protette dal rilievo alpino, fu solo con i Savoia che la regione assunse la conformazione geografica quasi come quella attuale.

Non a caso, solo nella prima metà del XIII secolo fu adottato per la prima volta il nome Piemonte: voleva indicare un’area ristretta compresa tra Doria riparia, Po e Sangone, che acquisì una vera e propria fisionomia politica nel XV secolo, passando da Signoria a Principato. Dopo la guerra di successione polacca (1738) e quella austriaca (1748) il Piemonte assunse una conformazione geografica simile all’attuale, grazie al fatto che i confini orientali del dominio si attestarono sulla linea del Ticino.

Quando si pensa alle regioni italiane, si è soliti ritenere Valle d’AostaLiguria o, al massimo, la Sardegna, quali regioni più ad occidente. In verità è il Piemonte quella che si dilunga più a ovest, con alcuni comuni ubicati più a ovest di Montecarlo, Nizza e Cannes.

E i borghi? In Piemonte vi sono ubicati 14 dei borghi più belli d’Italia. In provincia di Alessandria ce ne sono tre: Cella Monte, Garbagna e Volpedo. Se ci spostiamo verso la provincia di Asti, possiamo scoprirne altri due: Mombaldone e Cocconato, e in provincia di Biella uno soltanto: Ricetto di Candelo.
Andando verso sud- ovest rispetto a Torino, in provincia di Cuneo vi sono:  Chianale, Garessio, Neive, Monforte d’Alba e Ostana. A nord-est in provincia di Novara: Orta San Giulio, e in provincia di Verbano-Cusio-Ossola c’è Vogogna. Concludendo con il suo capoluogo, In provincia di Torino ve n’è uno solo: Usseaux.

Se parliamo di primati, anche qui non mancano: circondata dalle sue montagne che le fan da cornice, e fiumi che l’attraversano, in Piemonte vi sono alcune tra le più alte cime d’Italia: la Punta Nordend (4.609 m), massima elevazione regionale nonché seconda cima più alta del massiccio del Monte Rosa. Comprese anche alcune cime che superano i 3000 m, tra cui il Monviso, l’Uia di Ciamarella, il Rocciamelone, il Monte Leone e l’Argentera, il Monte Rosa, la seconda vetta più alta d’Italia e la più estesa dell’intero arco alpino. Ed infine, il Forte dello Chaberton, costruita in cima al monte Chaberton poco prima dell’inizio della prima guerra mondiale, è la fortezza più alta d’Europa, ubicata a 3130 metri.

Nel dettaglio, entrando nella bellezza della città torinese, i suoi edifici sono simbolo e testimone di una cultura che è stata vissuta e che passeggiando per le vie, si può respirare. Cominciando dai portici, Torino è la città con la più ampia zona pedonale porticata d’Europa (18 km), ed il suo simbolo architettonicamente riconoscibile a distanza di km per la sua altitudine: la Mole Antonelliana, dalla sua costruzione e fino al 1889 è stato l’edificio più alto di tutta Europa.

Proseguendo in questa analisi paesaggistica, troviamo la chiesa della Gran Madre di Dio è una delle più famose chiese di Torino. La sua peculiarità? Si muove. Posta lungo le rive del fiume Po è soggetta a continui ma piccoli problemi di natura geologica che porta a dei piccoli slittamenti della struttura con evidente formazioni di fessure lungo l’edificio (questa cosa è conosciuta dai geologi ed esperti dal 1987 e viene costantemente monitorata per ridurre al minimo i problemi). Nelle Langhe, invece, si trova la Cappella del Barolo, una piccola chiesa in disuso che è stata dipinta da due artisti, Sol LeWitt e David Tremlet, che l’hanno trasformata nella chiesa più colorata d’Italia.

Oltre ai suoi luoghi di culto e maestosità, su corso San Maurizio, in pieno centro città, si trova la famosa fetta di polenta. Seppur tutti conoscano la Mole,  Alessandro Antonelli creò un edificio curioso: Casa Scaccabarozzi, detta “fetta di polenta”, un edificio dalla pianta a trapezio che misura appena 16 x 4,35 metri sui lati più lunghi e appena 54 centimetri sul più corto.


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