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Pasqua e Pasquetta 2021: cosa si può fare in Piemonte?

Com’è noto nei giorni del 3, 4 e 5 aprile (il weekend di Pasqua e Pasquetta) tutta l’Italia sarà in zona rossa. Un provvedimento, quello attuato dal Governo Draghi, volto a evitare situazioni di ambiguità normativa con la penisola divisa in diverse fasce di colore. Saranno, dunque, una Pasqua e un Lunedì dell’Angelo all’insegna delle restrizioni più severe.

Non mancano, però alcune deroghe e lievi concessioni, riguardanti soprattutto le seconde case e l’attività sportiva individuale all’aperto. Ecco cosa si può fare e cosa no.

Pur annunciandosi Pasqua e Pasquetta 2021 all’insegna della permanenza nelle proprie abitazioni e dell’attività motoria nella propria zona, ai cittadini piemontesi non mancano certo le possibilità di scelta per passare comunque delle belle giornate all’insegna della natura e del movimento, quanto mai fondamentale in un periodo di chiusura forzata nelle proprie dimore come quello che stiamo vivendo. Gli spazi all’aperto totalmente consacrati al movimento in Piemonte non mancano di certo.

Se si vive nel cuneese, ad esempio, si può sfruttare l’immenso Parco Fluviale di Gesso e Stura per fare lunghe passeggiate, correre o pedalare, nel pieno rispetto di tutte le norme anti-Covid (mascherina, distanza interpersonale ecc.). Un pregio enorme che il Parco Fluviale di Cuneo possiede, è quello di estendersi per 5500 ettari su ben 14 comuni, offrendo in molti casi la possibilità di non dover nemmeno uscire dal proprio territorio comunale.

Spostandosi verso il torinese e l’ambito ciclistico, non si possono non citare i tracciati piemontesi di EuroVelo, con percorsi che si snodano tra borghi medievali, castelli, dimore storiche, cittadine caratteristiche e fa tappa nel capoluogo sabaudo, che accoglie il visitatore con le sue bellezze storiche e artistiche. Le tratte sono piuttosto lunghe, non certamente percorribili in un solo giorno, ma chiaramente si possono percorrere parzialmente in piena sicurezza dal punto di vista della tutela sanitaria, evitando sempre gli assembramenti. Veramente ampia, infine, è la scelta sui vari parchi nel resto del Piemonte, che potrebbero essere utili per un weekend piacevole nonostante la zona rossa.

In modo particolare per gli abitanti dell’alessandrino, al confine con la Provincia di Vercelli, spicca il tratto alessandrino-vercellese del Parco Fluviale del Po, che offre a tutti gli appassionati degli splendidi itinerari adatti a tutti, percorribili, anche in questo caso, a piedi o in bicicletta (consigliata la mountain bike). Il tratto in questione è considerato uno dei più suggestivi dell’intero Parco Fluviale del Po, che comunque attraversa anche gran parte del torinese.

Se invece si risiede nei ditorni di Biella, non manca certo la scelta in termini di trekking, sia che si voglia stare più in pianura, sia che si prediliga la montagna. Si possono citare in proposito il Parco della Burcina, le Riserve Naturali della Bessa e delle Baragge, oltre a tutti gli itinerari dell’alta montagna. Per chi, infine vive nel novarese e in provincia di Verbano-Cusio-Ossola, a non molta distanza dal Lago Maggiore, si può tranquillamente decidere di fare una passeggiata lungo il lago, ammirandone le incredibili bellezze ed evitando, ovviamente, gli assembramenti e i contatti ravvicinati con le altre persone.

Come tutti hanno imparato a conoscere, nel corso di questo anno di pandemia, in zona rossa le regole sono ferree: si può uscire di casa solo per comprovate esigenze lavorative, motivi di necessità o di salute. Nel weekend pasquale, però, sono previste delle lievi concessioni. Per esempio, soltanto durante quei tre giorni si potrà effettuare una visita al giorno a parenti e amici all’interno della propria regione tra le 5 e le 22, con un massimo di due adulti insieme. I minori di quattordici anni, i disabili e i conviventi non autosufficienti possono viaggiare, come già nelle zone rosse passate, insieme ai due adulti previsti dal decreto. Per quanto concerne il capitolo seconde case, potrà raggiungerle soltanto il nucleo familiare, a patto che non siano abitate da altri e dimostrando di essere proprietari o affittuari da una data precedente al 14 gennaio 2021. Il rientro in queste case è consentito sia che si trovino nella propria regione sia che siano in un’altra (ad eccezione di Valle d’Aosta e Sardegna che hanno imposto misure più stringenti vietando l’approdo nelle seconde case ai non residenti in regione, salvo comprovate esigenze lavorative, di salute o necessità). Non mancano altre norme regionali più stringenti (in Campania è tendenzialmente vietato raggiungere le seconde case anche all’interno della propria regione, in Toscana chi abita fuori regione le può raggiungere solo dall’11 aprile) che però non riguardano da vicino la Regione Piemonte.

Ci si può poi ricongiungere al proprio partner residente in un comune o in una regione diversa a patto che il luogo del ricongiungimento coincida con quello di residenza di quest’ultimo. Così come è possibile per un genitore separato o divorziato raggiungere i propri figli minorenni nell’abitazione dell’altro genitore oppure condurli presso di sé anche tra regioni differenti. Ci si può spostare tra le regioni anche per assistere a parenti non autosufficienti, sempre senza superare il numero massimo di persone necessarie per lo scopo assistenziale. Come sempre si potrà andare a messa e nei luoghi di culto scegliendo sempre quelli più vicini alla propria residenza. L’aspetto più rilevante è però quello che riguarda l’attività motoria. L’attività sportiva individuale e che rispetti la distanza interpersonale minima è consentita totalmente all’interno dei propri comuni dalle 5 alle 22. È inoltre possibile, nello svolgimento della stessa, travalicare i confini dei comuni limitrofi, a patto che la destinazione finale sia sempre quella del proprio comune di residenza e purché tale spostamento rimanga totalmente funzionale all’attività motoria stessa. Non consentiti, invece, gli sport di contatto, così come le attività in piscine e palestre, che rimarranno chiuse.

Per la Pasqua 2021 dunque, niente tavolate con decine di persone e grigliate di Pasquetta, ma soltanto la possibilità di muoversi all’aria aperta nel pieno rispetto di tutte le norme sanitarie di contrasto al virus. La salute collettiva viene, ovviamente, sempre prima del divertimento personale, e una passeggiata al sole o una pedalata in solitaria possono rendere meno amare le restrizioni a cui questo periodo nero ci costringe.


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