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Vacanze 2020 all’insegna dell’acquisto di prodotti locali a km0 e ai weekend in agriturismo

Una recente analisi di ColdirettiIxè ha evidenziato come si stia consolidando la tendenza ad acquistare prodotti locali, ottimizzando il rapporto qualità-prezzo e garantendosi una spesa sicura, una tendenza favorita dalla crescita del turismo di prossimità, con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori in alternativa alle destinazioni turistiche più battute, per evitare pericolosi affollamenti con l’emergenza coronavirus.

La crisi sanitaria ha consolidato l’abitudine ai weekend in agriturismo, in sicurezza all’aperto e a contatto con la natura, e la spesa ai mercati direttamente dai contadini o nei punti vendita delle aziende, oltre alle visite nelle cantine.

Tre italiani su quattro in vacanza durante l’estate 2020 hanno scelto di visitare cantine, agriturismi, punti vendita aziendali e mercati per scoprire l’origine del buon cibo locale e fare incetta di prodotti a Km zero direttamente dai produttori, ottimizzando il rapporto qualità-prezzo.

Acquistare prodotti a chilometro zero direttamente dai produttori è un segnale di attenzione al territorio, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio che ci circonda, ma anche un sostegno all’economia e all’occupazione locale.

Sono circa 400mila i vacanzieri che hanno scelto di trascorrere il Ferragosto 2020 in agriturismo all’insegna della buona tavola e del relax all’aria aperta, ma anche della sicurezza, visto che le campagne sono i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche.

È quanto stima la Coldiretti sulla base delle indicazioni di Campagna Amica nel sottolineare che quest’anno cresce il numero degli italiani che decidono di trascorrere la giornata in una struttura agrituristica.  Dopo le difficoltà causate dal lockdown, ha ripreso invece a pieno ritmo un po’ ovunque la ristorazione agrituristica anche qui grazie alla maggiore capacità di garantire il distanziamento sociale anche a tavola.

Quest’anno il cibo  rappresenta per quasi il 18% degli italiani la principale motivazione di scelta del luogo di villeggiatura, mentre per un altro 50% costituisce uno dei criteri su cui basare la propria preferenza. La ricerca dei prodotti tipici diventa, dunque, un ingrediente di grande rilevanza.

Si tratta di una svolta importante in un momento in cui la mancanza quasi totale di turisti stranieri ha fatto venir meno una fetta importante della clientela particolarmente sensibile alla qualità e sostenibilità dell’alimentazione. Il cibo quest’anno rappresenta per quasi il 18% degli italiani la principale motivazione di scelta del luogo di villeggiatura, mentre per un altro 50% costituisce uno dei criteri su cui basare la propria preferenza. Solo un 7% dichiara di non prenderlo per niente in esame.

La ricerca dei prodotti tipici è diventata un ingrediente importante delle vacanze in un Paese come l’Italia che è leader mondiale del turismo enogastronomico potendo contare sull’agricoltura più green d’Europa con 305 specialità ad indicazione geografica riconosciute a livello comunitario e 524 vini Dop/Igp, 5.155 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, la leadership nel biologico con oltre 60mila aziende agricole biologiche e la più grande rete mondiale di mercati di agricoltori e fattorie di Campagna Amica, oltre alle numerose iniziative di valorizzazione come le strade del vino o dell’olio.

Il cibo è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche.

L’acquisto di un alimento direttamente dal produttore è anche una occasione per conoscere non solo il prodotto, ma anche la storia, la cultura e le tradizione che racchiude dalle parole di chi ha contribuito a conservare un patrimonio che spesso non ha nulla da invidiare alle bellezze artistiche e naturali del territorio nazionale. In molti casi la vendita è accompagnata anche dalla possibilità di assaggi e degustazioni “guidate” che consentono di fare una scelta consapevole difficilmente possibile altrove, ma anche di verificare personalmente i processi produttivi in un ambiente naturale tipico della campagna.


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