Il protagonista del trekking è lo stambecco, simbolo del Parco Nazionale Gran Paradiso, questo maestoso ungulato abita gli ambienti rocciosi e le praterie d’alta quota dell’arco alpino. Il maschio adulto si distingue per le lunghe corna ricurve, che possono arrivare a sfiorare il metro di lunghezza. La femmina, più piccola e leggera, è invece dotata di corna corte e sottili. Nel periodo estivo la dieta di questo mammifero è composta esclusivamente da erba fresca, mentre nelle altre stagioni viene integrata con germogli, licheni, arbusti e persino aghi di conifere.


All’inizio del XIX secolo si riteneva che lo stambecco, dopo secoli di caccia indiscriminata, fosse ormai estinto sull’intero territorio europeo. Con l’istituzione ufficiale del Parco, avvenuta nel 1922, lo stambecco fu finalmente dichiarato specie protetta.
A quasi un secolo di distanza, la popolazione di stambecchi ha subito e continua a subire consistenti variazioni all’interno del Parco Nazionale Gran Paradiso, verosimilmente attribuibili agli effetti del cambiamento climatico: la cifra record di quasi 5000 individui registrata tra gli anni Ottanta e Novanta si è oggi quasi dimezzata, arrivando a circa 2700 esemplari.

Il Trekking dello Stambecco è stato ideato dal fotografo naturalista Luca Giordano  con l’intento di contribuire alla valorizzazione del primo parco nazionale italiano.